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La Costituzione ... e il "resistere, resistere, resistere"!!!

"Forza Italia": SPACCARE ... L’ITALIA !!! Un articolo del 25 marzo 2006: un omaggio a FURIO COLOMBO

sabato 28 ottobre 2006 di Federico La Sala
MISSIONE: SPACCARE
di Furio Colombo (www.unita.it, 25.03.2006)
Non è vero che non c’è un programma elettorale del gruppo Berlusconi. C’è, ed è così semplice e radicale che si riassume in una sola parola: spaccare. Non c’è spazio per la discussione se sia o no naturale o possibile o sensato impegnarsi a distruggere prima di lasciare il potere. E non importa neppure chiedersi: ma che senso ha spaccare tutto prima del tempo? Potrebbe anche vincere. So benissimo che evoco un incubo scrivendo (...)

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> "Forza Italia": SPACCARE ... L’ITALIA !!! Un articolo del 25 marzo 2006: un omaggio a FURIO COLOMBO

sabato 28 ottobre 2006

Questione democratica

di EZIO MAURO *

NON avevamo dunque torto, un mese fa, a parlare di "attacco alla democrazia" davanti al disvelamento di un’operazione massiccia di spionaggio di cittadini inconsapevoli, all’ombra di Telecom e dei servizi segreti. Non avevamo torto, ma non sapevamo tutto.

Dopo le illegalità del Sismi, che secondo i magistrati assoldava giornalisti-spie contro la legge e spiava senza nessuna autorizzazione i reporter di Repubblica, dopo la schedatura di massa operata dai servizi di sicurezza di un’azienda privata, ecco l’anello mancante: la politica. Romano Prodi, oggi presidente del Consiglio, è stato spiato insieme con la moglie per due anni - quand’era leader dell’opposizione - in tutti i suoi dati fiscali con una lunga serie di accessi abusivi alle banche dati del ministero dell’Economia.

Con Prodi, sono state controllate altre venti "posizioni", tra cui quelle di Silvio Berlusconi, di Piero Fassino, di Massimo D’Alema e addirittura di Giorgio Napolitano, prima di diventare Capo dello Stato.

La politica finisce dunque direttamente sotto scacco dei poteri oscuri che da qualche anno sono tornati a pesare prepotentemente sulla vita pubblica italiana, come ai tempi della P2, tra dossier, intercettazioni, disinformazioni che tendono una rete invisibile di ricatti e di abusi sotto la fragile superficie istituzionale che regge il Paese: con l’inevitabile contorno italiano di calciatori e veline, che sostituiscono i Noschese e i Costanzo dell’epoca di Licio Gelli.

Al centro di tutto, motore invisibile, naturalmente si muovono i servizi, o ciò che oggi sono diventati. E nel mirino, altrettanto naturalmente, c’è la sinistra e la magistratura. È di due giorni fa la scoperta di un dossier del Sismi che si proponeva apertamente di "disarticolare con azioni traumatiche" un gruppo di "nemici" di Berlusconi, con i nomi di Violante, Brutti, Salvi e Bruti Liberati, parlamentari dell’Unione e magistrati.

Bisogna accertare le responsabilità di questi abusi illegali, com’è ovvio, e capire intanto chi ne ha tratto un lucro politico. Ma bisogna prima ancora ridare autonomia alla politica, liberarla dal gioco di paure e di ricatti che svuota le istituzioni e falsa il gioco democratico, alle spalle dei cittadini. A cominciare da un’operazione di pulizia nei servizi, che chiuda quest’epoca inquinata e apra una fase nuova. Subito.

Si pone una questione democratica, che come tale interpella tutti, maggioranza e opposizione: e naturalmente il Quirinale, dove per fortuna abita un galantuomo. (27 ottobre 2006)

* www.repubblica.it, 27.10.2006


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