In Irlanda realizzato un database sugli abusi sessuali dei chierici
Riprendiamo questo articolo dal sito IFGonline
Irlanda: database su abusi sessuali dei chierici *
L’arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin dà il benvenuto alle “Linee guida per la salvaguardia dell’infanzia”, che saranno a breve pubblicate dal Comitato nazionale per la tutela dei bambini nella Chiesa cattolica (Nbsccc). Il report comprenderà anche un database degli abusi sessuali commessi dai chierici: solo nel 2008, ventisei diocesi irlandesi hanno sporto 56 denunce per abuso, 21 delle quali coinvolgevano preti già deceduti. Un prete è stato incriminato.
Per monsignor Martin «è spaventoso» che non sia possibile stabilire l’esatto numero di abusi sessuali in ogni diocesi: i report sono attualmente inaffidabili e lacunosi. Ha, poi, chiesto agli altri vescovi e alle autorità religiose locali severità e rigore nell’applicare, in tutto il paese, le linee guida della Chiesa cattolica. «Questo documento», ha detto Martin, «costituisce un passo importante nella ricerca, da parte della chiesa irlandese, di maggiori tutele per l’infanzia. È un segnale di speranza per il futuro».
L’aspetto più scottante (e significativo) delle linee guida è il nuovo database che raccoglierà tutte le denunce di abusi contro preti e figure religiose, sulla base di informazioni raccolte ogni due mesi nelle diocesi e nelle congregazioni. L’obiettivo è, in generale, di coltivare una «più matura cultura della responsabilità all’interno della Chiesa»; la nuova politica scritta servirà, inoltre, a suggerire procedure e modalità di risposta alle accuse e ai sospetti.
Il Comitato nazionale ha rinnovato la fiducia nelle diocesi irlandesi, certo che d’ora in poi riferiranno ogni denuncia di abuso: le linee guida servono, infatti, a eliminare ogni ambiguità nella tutela dell’infanzia. «Chiunque possegga informazioni riguardanti sospetti, accuse e denunce è responsabile e rigorosamente tenuto a renderle note: ora non ci saranno più equivoci né ipocrisia», ha commentato il cardinale Sean Brady. «Le linee guida testimoniano l’irremovibile decisione della chiesa di proteggere i bambini in qualsiasi modo». La Chiesa cattolica irlandese si assume così la responsabilità di passare ogni informazione, concernente la protezione dei minori, alle autorità civili, anche qualora le accuse o i sospetti non coinvolgano direttamente membri ecclesiastici.
Gli impegni assunti dai vescovi irlandesi sono giunti a conclusione di un incontro sulla salvaguardia e tutela dei bambini: dibattito sollevato dalla recente decisione del Ministro per l’infanzia di avviare un’inchiesta sui casi di abusi nella diocesi di Cloyne. Questa diocesi ha, accuratamente, evitato di commentare l’adozione delle linee guida: reticenza che ha scatenato le ire delle vittime di abusi sessuali. «È difficile restare ottimisti basandosi sugli eventi passati», ha commentato Marie Collins, una delle vittime di violenza da parte di un prete quando era bambina. «Finché non sarà dimostrato che la realtà è davvero cambiata, è duro avere speranza e ancor più duro entusiasmarsi per la stesura di nuove linee guida».
Camilla Tagliabue