Guardi, mio carissimo e amatissimo Mele, dopo "zio Mario", possiamo entrambi proferire, chiunque vada ad amministrare, il celebre motto "eppur si muove". Non me ne voglia, quando sarò al potere farò in modo che ella non venga logorata: sarò democratico, non come D’Alema. A Biasi, invece, assicuro l’assessorato alla Permanenza, nuovo istituto che vorrebbe opporsi all’Emigrazione. In quanto all’amico Mele, mi permetto solo di suggerire una lettura: una mia riedizione di Zavattini dal titolo "Darò un milione di reddito minimo". Un programma, in fondo. Cordialità a tutti e un fraterno abbraccio a Biasi e a Gioacchino.
Emiliano Morrone