Lo sostengono fonti irachene. E un giudice della Corte di appello dice: "Entro domani sera". Il premier Nuri al-Maliki ha già firmato la sentenza di esecuzione
"Saddam giustiziato fra poche ore". Ma è giallo sulla consegna agli iracheni
Secondo il ’Daily Mirror’ ad Abu Ghraib è pronto un patibolo alto cinque metri e un boia volontario. Hussein sarà vestito di verde. Un imam sunnita gli offrirà "l’opportunità di fare pace con Allah" *
BAGDAD - L’esecuzione di Saddam Hussein potrebbe avvenire nelle prossime ore. Lo sostengono fonti irachene, mentre Munir Haddad, giudice della corte d’appello, sostiene che l’esecuzione è prevista al più tardi entro domani sera. La dichiarazione dell’alto magistrato alla agenzia Ap arriva dopo una giornata di conferme e smentite circa la data dell’impiccagione. Secondo Munir Haddad "tutte le procedure sono state attuate" e l’impiccagione dovrebbe aver luogo oggi o al massimo domani. "Sono pronto ad assistere - ha aggiunto il giudice - e non ci sono motivi per un rinvio". Intanto il premier iracheno, Nuri al-Maliki, ha già firmato la sentenza dell’esecuzione.
Trasferimento, è giallo. Resta invece il giallo sul trasferimento dell’ex dittatore dalle mani degli americani al governo iracheno. Il capo del collegio difensivo dell’ex dittatore, Khalil al-Dulaimi, ha fatto sapere che le autorità americane gli hanno comunicato di aver effettuato il trasferimento. "Gli americani" ha detto spiegato l’avvocato "ci hanno informati del fatto che hanno consegnato il presidente alle autorità irachene e che non è più in loro custodia. Ci hanno chiesto di non andare a Bagdad". La notizia, che non trova conferma nè da parte del governo americano, nè di quello iracheno, viene rilanciata come certa anche dalla Cnn.
No alla visita dei legali. Anche un altro avvocato dell’ex dittatore, Issam Ghazawi, spiega che le autorità statunitensi hanno annullato una visita a Bagdad, prevista per domani, dei legali della difesa di Saddam Hussein che dovevano incontrare l’ex rais detenuto in un carcere nei pressi della capitale in attesa dell’esecuzione. Issam Ghazawi ha precisato che la visita è stata annullata stasera con un messaggio di posta elettronica.
Le smentite. Il ministero della Giustizia iracheno insiste nel sostenere che l’impiccagione non avverrà prima del 26 gennaio. Altre fonti governative hanno insistito invece su una data più vicina che comunque, non sarebbe prima della fine dell’Eid al-Adha, la ’Festa del Sacrificio’, giovedì della settimana prossima. Un altro legale di Saddam in mattinata aveva detto che il condannato era stato già consegnato dal comando statunitense alle autorità irachene, ma queste ultime hanno smentito.
Anche la Casa Bianca oggi ha detto che Saddam Hussein si trova ancora nelle mani degli Usa e non è stato consegnato al momento alle autorità irachene, per l’esecuzione. Da Crawford, in Texas, dove il presidente George W. Bush sta trascorrendo le festività di fine anno, le fonti dell’amministrazione americana ribadiscono di ritenere però che l’esecuzione avverrà probabilmente entro il fine settimana.
I dettagli dell’esecuzione. E il Daily Mirror ha oggi pubblicato "in esclusiva" i dettagli su come dovrebbe essere giustiziato l’ex dittatore. Saddam Hussein - afferma il tabloid - sarà impiccato ad Abu Ghraib, la più sinistra prigione dell’Iraq, dove prima dell’esecuzione su un patibolo alto cinque metri un imam sunnita gli offrirà la possibilità di "fare la pace con Allah". Andrà alla morte tutto vestito di verde. Saddam - sottolinea il tabloid - sarà impiccato da un boia volontario secondo le norme del codice penale approvate nel 1969, quando era vicepresidente. Alla sua fine assisteranno un giudice, un magistrato della procura, un funzionario del ministero degli Interni e un medico. Saddam sarà poi sepolto in un posto segreto, senza funerale.
Il nunzio apostolico a Bagdad. "La Chiesa ha sempre difeso la vita", ricorda il nunzio apostolico a Bagdad. Monsignor Francis Assisi Chullikat, ha sottolineato ai microfoni della Radio Vaticana che nella situazione presente "il rispetto della vita viene difeso dai vescovi locali, specialmente iracheni".
Ancora violenze. Crescono intanto i timori che l’esecuzione di Saddam possa scatenare un’ondata di violenze senza precedenti. Un attentatore suicida si è fatto esplodere nella moschea sciita al termine della preghiera del venerdì, nella città di Khalis, uccidendo 10 persone e ferendo 11 persone. Tra le vittime c’è anche un imam.
* la Repubblica, 29 dicembre 2006.