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Italia: Eu-ropa

"CONTROMAFIE": GLI STATI GENERALI (Roma, 17-19 nov.) ... E CAROVANA. Mafia Cartoon: un’iniziativa di "LIBERA" e di don CIOTTI. FINALMENTE LE AZIONI DELLA MAFIA VANNO NELLE MANI DELLE "STELLE" ... DELLE "STRISCE" !!!

sabato 18 novembre 2006 di Federico La Sala
[...] L’iniziativa è di Libera, l’associazione di don Luigi Ciotti, e raccoglie le meglio matite "ribelli" non solo italiane, ma anche straniere che, in una sorta di afflato corale, sbeffeggiano la mafia, le mafie, tratteggiandone i difetti, mettendone in evidenza le manie, ma anche le prepotenze, i paurosi silenzi, la tragedia tutta. Ci sono ElleKappa e Vauro e poi Altan e Bucchi, Giannelli e Biani, Caviglia, Bozzetto, Paz, Zapiro. Ma anche molti, moltissimi disegnatori e vignettisti (...)

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lunedì 20 novembre 2006

Chiudono gli Stati generali dell’Antimafia: ora l’azione *

Oltre 6 mila partecipanti in 3 giorni, 50 relatori in due sessioni plenarie, circa 500 contributi di magistrati, esponenti del sindacato, del terzo settore, dell’università, ma anche della politica e del governo; 200 testate accreditate e 40 giornalisti stranieri, oltre 2mila giovani per la notte bianca dell’Antimafia: questi i numeri del successo di "Contromafie", gli stati generali dell’antimafia organizzati a Roma da Libera. Una tre giorni di grande partecipazione, dibattito, approfondimento sintetizzati, nel giorno di chiusura, in un Manifesto programmatico di 3 pagine con le linee guida per «liberare l’Italia dalle mafie».

È stato il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, a chiuderne i lavori, lanciando un appello deciso alle istituzioni e al governo: «Il tempo è ormai scaduto non ci saranno più sconti per nessuno, è ormai necessario portare avanti azioni concrete da realizzare insieme. Occorre dare risposte al popolo dell’antimafia: lo Stato dimostri la concretezza del suo impegno a partire dall’istituzione di una agenzia per la gestione dei beni confiscati alla mafia, dal testo unico sulla legislazione antimafia, l’istituzione di una giornata nazionale dedicata alla lotta alle mafie il 21 marzo». Queste ed altre - tra cui l’affidamento di una co-presidenza della Commissione nazionale antimafia alla società civile impegnata nelle battaglie civili e culturali contro le mafie - le proposte discusse e formalizzate oggi nel documento finale che sarà consegnato domani alla Camera dei deputati al presidente della Camera, Fausto Bertinotti.

«Le energie presenti nella società, anche nelle terre più duramente colpite dalle mafie, sono una risorsa - ha sottolineato Bertinotti in un messaggio inviato a don Ciotti dopo essersi scusato per la sua assenza dovuta ad impegni istituzionali - tocca alla politica non disperderle e non scoraggiarle, ma al contrario offrire loro una interlocuzione e un sostegno attraverso la messa in campo di un disegno e una pratica di riforma della società ».

Tra le priorità evidenziate da "Contromafie" dare risposte alla domanda di legalità che viene dai familiari delle vittime, garantire sostegno ai testimoni di giustizia, approvare in tempi rapidi il testo unico sulla legislazione antimafia, colpire i legami tra mafia e politica, rilanciare una stagione di lotta al racket, una nuova legislazione antidroga e creare un osservatorio nazionale sull’informazione in tema di mafie. Un piano programmatico di azione politica che per Rita Borsellino, «possa scacciare quel puzzo maleodorante dell’indifferenza che lascia soli i protagonisti della "resistenza civile" contro la dittatura mafiosa».

Gremita la platea della giornata finale degli stati generali dell’antimafia: molti studenti, volontari, scout, società civile, ma anche esponenti del mondo della politica e dello spettacolo tra cui Massimo Dapporto ed Elena Sofia Ricci che hanno interpretato un messaggio conclusivo, Flavia Franzoni (la moglie del premier Prodi che in prima fila e ha preso appunti ed applaudito durante l’assemblea), il viceministro dell’Interno, Marco Minniti, il neo presidente della Commissione antimafia, Francesco Forgione, Rita Borsellino, il Procuratore generale di Torino, Giancarlo Caselli e il sostituto procuratore della Repubblica a Palermo, Antonio Ingroia.

A far proprie le proposte di Contromafie, Francesco Forgione, che ha rilanciato l’idea di completare il testo unico della legislazione antimafia «entro il prossimo 30 aprile, anniversario dell’uccisione di Pio La Torre, giorno in cui potremo tutti insieme festeggiare la nuova legge a Portella della Ginestra, in Sicilia».

Infine un appello di don Ciotti ai rappresentanti delle istituzioni, quello di «non scendere a compromessi, e se costretti, piuttosto dimettersi: il vostro impegno, insieme al nostro, è fondamentale affinché il nostro Paese diventi sempre meno "cosa loro" e diventi finalmente "cosa nostra"....».

* www.unita.it, Pubblicato il: 19.11.06 Modificato il: 19.11.06 alle ore 19.53


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