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Eu-ropa, Eu-ropa, Eu-ropa!!!

L’EU-ROPA ha detto "basta": l’odio verso i gay è razzismo!!! A GERUSALEMME, "GUERRA SANTA" CONTRO Il GAY PRIDE, CON LA "VIVA APPROVAZIONE" DEL VATICANO !!!

giovedì 9 novembre 2006 di Federico La Sala
Diritti civili
«Guerra santa» anti-gay a Gerusalemme.
L’omofobia vince in Israele. Nel silenzio del mondo
Gruppi ebrei ultraortodossi scatenati contro il «pride» di venerdì a Gerusalemme: barricate e scontri con la polizia. Contro la sfilata, già notevolmente ridimensionata, rabbini, imam e cattolici. E i politici, da Olmert al socialista Peretz, tacciono
di Michele Giorgio (il manifesto, 08.11.2006)
Gerusalemme.
Dopo violente manifestazioni notturne e scontri con la polizia, ora contro gli (...)

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> L’EU-ROPA ha detto "basta": l’odio verso i gay è razzismo!!! A GERUSALEMME, "GUERRA SANTA" CONTRO Il GAY PRIDE, CON LA "VIVA APPROVAZIONE" DEL VATICANO !!!

domenica 3 dicembre 2006

Vescovo di Spagna: Dio ama gli omosex

di † Demetrio Fernández, vescovo di Tarazona *

Pubblichiamo un breve scritto di monsignor Demetrio Fernández, vescovo di Tarazona, dal titolo "Dio ama anche gli "omosessuali." Il testo spagnolo da me velocemente tradotto, è stato divulgato in tutti i paesi di lingua spagnola e inglese. Perfino in Turchia e qualche paese arabo meno "radicale". Ma non in Italia!

Speriamo ancora, non che sia un testo teologicamente perfetto e liberatorio, ma almeno per la prima volta non siamo "abominio" ma amati

buona domenica

fra Roberto

TARAZONA, sabato, 11 novembre 2006

Dio ama gli omosessuali, perché sono persone create da Lui per la sua gloria. Dio ama tutto quello che Egli ha creato e non disprezza nessuna delle sue creature. Non ci sono persone di prima classe e persone di seconda. Né meno ancora, persone eliminabili. "Esisto, dunque Dio mi ama immensamente", può dire ogni persona, sia come sia la sua condizione, sia come sia la sua situazione.

Al principio, Dio creó l’uomo, maschio e femmina li creó. "E Dio vide che era cosa molto buona". Dio non si pente di nessuna delle creature che Egli porta a questo mondo. E tutti veniamo a questo mondo come frutto di un amore personale e creativo di Dio, al quale collaborano i nostri genitori come pro-creatori, ma il Creatore continua ad essere insostituibilmente Dio. Dio non si è sbagliato creando ognuno di noi.

Dio crea l’anima spirituale, in maniera unica ed irripetibile, come il principio che anima tutto il nostro essere. Non siamo pura materia, o semplice insieme di reazioni chimiche. Siamo persone libere ed intelligenti che hanno un’anima, creata da Dio e data direttamente ad ognuno. Siamo un frutto dell’amore di Dio, e nella nostra propria crescita influiscono molte persone che ci circondano.

Ma nell’origine della storia dell’umanità entrò il peccato, per iniziativa umana. La tentazione del demonio fu suggerire all’uomo e la donna: "Sarete come dei", e, affascinati per questa pretesa ingannevole, essi si allontanarono da Dio, disubbidirono alla sua sacra legge, peccarono contro Dio e turbarono tutta la natura creata. Questo è il peccato originale, col quale tutti nascono.

Il peccato originale introdusse un blackout universale che solo la luce di Cristo ha potuto restaurare. A partire dal peccato originale, la natura intera soffre una confusione, un squilibrio, che ci colpisce tutti. E dentro la natura, l’uomo nasce ferito a causa del peccato. L’uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio, constata che questa immagine è sfumata, sfumata. Non tutto quello che è successo all’uomo, è buono. Più ancora, ha molte trovate e sentimenti che vanno contro Dio, e che fanno male a sé stesso e gli altri.

Uno non sceglie il suo proprio sesso, per quanto lo dica il Parlamento. Qualunque sia la sua inclinazione (mettiamo da parte ora quello che ci sia di biologico, psicologico o educativo), l’uomo deve accettare sé stesso come è e deve vivere la sua sessualità in un clima di castità che gli insegni ad amare gratuitamente. La sessualità umana anche questa consunta dal peccato deve essere redenta da un amore sempre crescente, per il quale ogni uomo conta sulla grazia di Dio.

Anche una persona con inclinazione omosessuale è amata da Dio e è chiamata all’amore che non necessariamente si esprime per l’esercizio della sessualità. Un mondo supererotizzato rende più difficile vivere la castità senza repressione, ma dove abbondò il peccato soprabbondò la grazia, e la redenzione di Cristo è grazia abbondante per vivere la castità con libertà, nella situazione personale nella che ognuno si trovi. La Vergine María che fu liberata di ogni peccato, perfino del peccato originale, è madre che ci ama uno ad uno e capisce questi nostri problemi. Guardandola capiamo meglio la nuova umanità alla quale Dio ci chiama. Ella è "dolcezza" e speranza nostra.

Col mio affetto e benedizione:

† Demetrio Fernández, vescovo di Tarazona

* Fonte: www.ildialogo.org, Domenica, 03 dicembre 2006


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