LA PROVINCIA DI MILANO PRODUCE UN VIDEO CONTRO IL BULLISMO
MILANO - La rappresentazione che i mezzi di informazione stanno dando in questi giorni del bullismo nelle scuole è molto riduttiva. E per certi versi fuorviante. Serve di più. E’ per questo che la Provincia di Milano mette a disposizione di tutte le scuole italiane un video realizzato nei mesi scorsi per illustrare l’attività del Pronto Soccorso Violenza Sessuale (SVS), un’istituzione che - nella sola città di Milano - riceve in media cinque segnalazioni di violenza alla settimana.
"E’ vero che questo video affronta in particolare il tema della violenza sulle donne - ha spiegato l’assessore alla Cultura, Daniela Benelli, che ha organizzato oggi a Milano un apposito convegno - ma è vero anche che questo tema è assolutamente analogo a quello che porta al bullismo o alla violenza sui minori, o sui più deboli in genere. Si tratta di trovare un modo nuovo e diverso di coinvolgere in ragazzi, sia nelle scuole, sia fuori".
Secondo l’assessore Benelli, ma anche secondo le diverse associazioni che operano in questo settore, dare tutta la responsabilità alla scuola è sbagliato. Ma è sbagliato anche dare tutta la responsabilità ai genitori. Il fenomeno è molto più complesso e riguarda un malessere di fondo che attraversa tutta la società. Quella violenza che vede protagonisti dei ragazzi è figlia di quella cultura delle immagini che oggi, volenti o nolenti, riguarda tutti. I modelli di comportamento e di riferimento che la Tv, ma anche Internet, i videofonini, i film, riversano quotidianamente sull’immaginario collettivo travalica di gran lunga il ruolo e la funzione della scuola, e rende spesso impotenti i genitori. Dunque che fare?
"Si tratta di intervenire - ha detto l’assessore Benelli - per cercare di cambiare una cultura, che è quella che porta oggi un ragazzo a considerare vincente solo chi si fa notare".
Ma se è vero che cultura significa "comportamento appreso e ondiviso" (come per esempio un atto di bullismo), gli interventi per cambiarla non possono che passare attraverso altri "comportamenti appresi e condivisi". Come? Non è con una lezione apposita che i ragazzi, oggi, possono essere coinvolti. Serve di più. Il video può andare in questa direzione. Intitolato "Se potessimo cambiare il finale..." racconta la violenza subita da alcune ragazze di Milano, e le modalità in cui su questi casi operano l’SVS, ma anche la Polizia, i servizi legali, le associazioni, le scuole. "Noi ne siamo convinti - ha concluso Daniela Benelli -. Il salto di qualità può passare anche da un piccolo video. E comunque è un tentativo per fare in modo che di questi temi si continui a parlare anche quando i mezzi di informazione, passati i giorni dell’emergenza, smettono di farlo".
* ANSA » 2006-11-21 14:25