Presentato oggi il pacchetto di iniziative messe a punto dal ministero della Pubblica Istruzione. Ogni regione avrà un osservatorio permanente. Previsti percorsi di recupero per i ragazzi
Numero verde, sito web e sanzioni ecco il piano "Smonta il bullo"
Fioroni: "Dobbiamo sostituire il ’me ne frego’ con il ’mi interessa’"
ROMA - Osservatori regionali permanenti, un numero verde nazionale, un sito internet, una campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione, sanzioni più severe e percorsi di recupero. Sono questi i punti salienti della campagna nazionale del ministero dell’Istruzione contro la violenza a scuola. Si intitola "Smonta il bullo," ed è costata due milioni di euro.
E allora ecco come si articola, il piano messo a punto dal ministro Giuseppe Fioroni. Cominciando col fatto che presso E dunque: presso ogni regione ci sarà un osservatorio permanente con il compito di lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni locali per valorizzare buone pratiche e competenze. Il numero verde nazionale 800669696 funzionerà con dieci postazioni di ascolto alle quali segnalare casi, chiedere informazioni generali e consigli su come comportarsi in situazioni critiche. Una task force di psicologi, insegnanti, genitori e personale del ministero si farà carico di fornire pareri e consigli.
Parte poi il sito internet www.smontailbullo.it che sarà punto di raccordo, raccolta e divulgazione delle informazioni utili provenienti dagli osservatori e dagli operatori del numero verde, nonchè una vetrina per le azioni e le campagne promosse dalle singole scuole.
Quanto alle sanzioni, il principio sarà quello di grande attenzione e severità, ma soprattutto di attuare percorsi di recupero. Saranno commmisurate alla gravità del gesto; la più grave, è la sospensione che dovrà durare non più di quindici giorni, tranne casi di particolare gravità. Il Ministero promuoverà poi una serie di azioni tese ad educare gli studenti sul corretto utilizzo di nternet e delle nuove tecnologie, soprattutto in relazione all’esigenza di far acquisire agli studenti il significato e il rispetto del diritto alla privacy propria e altrui.
Non è casuale, dunque, che nella presentazione del piano antibullismo il ministro Giuseppe Fioroni fosse affiancato dal garante della privacy, Luigi Pizzetti. "Il modo per vincere la violenza nelle nostre scuole, come negli stadi - ha spiegato Fioroni - sta nell’educare i nostri ragazzi al rispetto della dignità delle persone e al rispetto dell’altro. Per questo docenti e studenti hanno una straordinaria opportunità, quella di non lasciare solo nessuno di fronte alla violenza e soprattutto di far sentire parte della comunità educante sia il diversamente abile che il più debole".
Secondo quanto spiegato da Fioroni, le iniziative della campagna serviranno "a monitorare, informare, trasmettere buone pratiche, dare indicazioni, supportare l’autonomia scolastica, sapendo che le azioni educative spettano ai singoli piani dell’offerta formativa nelle scuole e partono da una straordinaria campagna di cittadinanza attiva fatta dai docenti e dagli studenti che si propongono di sostituire il ’me ne frego’ con il ’mi interessa’".
* la Repubblica, 5 febbraio 2007.