IL "FORMAGGIO DEL BEL PAESE", LA STORIA D’ ITALIA, E UN "MARCHIO" (LOGO) BREVETTATO: #LINGUA, #METALINGUA, E #COSTITUZIONE (#LOGOS).
IL PROBLEMA DELLA #IDENTITA’ DI UN’#AZIENDA (DI UN #PARTITO) DI UNA #NAZIONE E LA SUA #STRATEGIA ECONOMICO-POLITICA DI #COMUNICAZIONE: IL CASO #GALBANI, NEL PRIMO #NOVECENTO.
GALBANI: "[...] La storia di Bel Paese inizia nel 1906 grazie ad una felice intuizione di Egidio Galbani, fondatore dell’azienda, che volle creare un prodotto capace di contrastare i formaggi d’Oltralpe. La sua #filosofia è ben riassunta da questa frase, riportata sul "Catalogo Illustrato delle Varie Specialità" del 1906: "Non era senza un vero dispiacere che per l’addietro, sostando davanti al negozio dei principali salumieri delle nostre città, non si potesse scorgere alcun formaggio di lusso che portasse un nome italiano. Fui il primo che, dopo lunga esperienza, riuscii a soppiantare l’importazione estera, mettendo in commercio i miei formaggi di lusso, uso Francesi".
Nasce così il "Formaggio del Bel Paese", nome ispirato al libro dell’abate Antonio #Stoppani "Il #BelPaese", pubblicato nel 1873 e dedicato a una minuziosa descrizione della nostra penisola sotto il profilo geofisico.
Il libro all’inizio del #Novecento conservava intatta la sua fama, da qui l’idea di accoppiare il nuovo prodotto ad un’immagine ormai consolidata nell’#immaginario collettivo e carica di valori simbolici.
Il "Formaggio del Bel Paese" non fu ispirato da alcun prodotto particolare, com’era stato per altri formaggi Galbani, ma nacque da una ricerca originale: materie prime di alta qualità, facile conservabilità, digeribilità, gusto semplice.
E a fianco di questa intuizione produttiva, c’è il vero colpo di genio, antesignano del moderno #marketing: la realizzazione di un #packaging originale in un mondo di formaggi venduti sfusi, al taglio, e una politica commerciale innovativa, ben sostenuta anche a livello pubblicitario.
Il nuovo formaggio intendeva rivolgersi ad un pubblico elitario, ma non localizzato: grazie ai propri camioncini ma soprattutto al progresso della rete ferroviaria, Egidio Galbani voleva conquistare i consumatori più evoluti delle grandi città, in tutta Italia e all’estero, facendo anche leva sui sentimenti nazionalistici degli italiani oltre confine.
Il successo fu immediato (negli anni Trenta uscivano dagli stabilimenti Galbani ben 7500 quintali di Bel Paese) e testimoniato da una serie di riconoscimenti a concorsi internazionali, tra cui uno a Parigi di cui Egidio Galbani era molto fiero: Bel Paese era nominato "Roi des fromages".
Il "grande avversario", il formaggio francese, era stato raggiunto. [...]" (cfr. Galbani, "Storia Bel paese" )
Nota: