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E’ tutto finito? La lezione di Antonino Caponnetto: "Nessuno di noi, e io meno di chiunque altro, puo’ dire che ormai tutto e’ finito" (Una preghiera laica ma fervente)!!!

RESTITUITEMI IL MIO URLO!!! IL GIORNO DELLA MEMORIA E LA DIGNITA’ DELL’ ITALIA. IL TRUCCO DELLO SPECCHIETTO DELLE ALLODOLE FUNZIONA ANCORA E LA CARTA DI IDENTITA’ DI TUTTI GLI ITALIANI E DI TUTTE LE ITALIANE E’ RIDOTTA IN POLTIGLIA .... DALLA CINA UNA GRANDE LEZIONE!!!

L’aver dimenticato l’importanza della Parola ci sta portando direttamente nelle fauci della guerra civile e al suicidio culturale, politico e sociale.
venerdì 1 febbraio 2008 di Federico La Sala
[...] ITALIA! La questione del NOME racchiude tutti i problemi: appropriazione indebita, conflitto di interessi, abuso e presa di potere... in crescendo! Sonnambuli, ir-responsabili e conniventi, tutti e tutte (sia come persone sia come Istituzioni), ci siamo fatti rubare la parola-chiave della nostra identità e della nostra casa, e il ladro e il mentitore ora le sta contemporaneamente e allegramente negando e devastando e così, giocati tutti e tutte, ci sta portando dove voleva e vuole (...)

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> "UCCIDETE LA DEMOCRAZIA", ELEZIONI, E "MISTERO" delle SCHEDE BIANCHE?! "For SHAME"!!! LA "NOTTE" DEL "BROGLIO DEI BROGLI" E’ "SCESA" QUANDO E’ STATO (ED E’ ANCORA !!!) "PERMESSO" A UNA PERSONA E A UN PARTITO L’AB-USO DELLA “PAROLA”: ITALIA !!! Istituzioni e cittadini, tutte e tutti - sonnambuli e conniventi !!!

giovedì 30 novembre 2006

Il segretario Ds sull’uso delle informazioni raccolte da Scaramella su esponenti del centrosinistra, tra cui Prodi, che Guzzanti riferiva al premier di allora

Fassino attacca la "Mitrokhin" "Volevano stravolgere la democrazia"

Esposto dei Verdi: "O Berlusconi sconfessa, o è il regista". Il senatore di Forza Italia: "Contro di me maccartismo rosso" *

ROMA - "Hanno tentato di stravolgere la democrazia nel Paese". Il segretario Ds, Piero Fassino attacca frontalmente la gestione della Commissione Mitrokhin da parte del senatore di Forza Italia, Paolo Guzzanti che la presiedeva. Le intercettazioni delle telefonate tra Guzzanti e l’"informatore" della commissione, Mario Scaramella (pubblicate oggi dal Corriere della Sera) confermerebbero infatti che Scaramella aveva indagato su Prodi, Bassolino e Pecoraro Scanio (e altri uomini del centrosinistra). Guzzanti (convinto da tempo che Prodi sia stato l’uomo di riferimento del Kgb in Italia) voleva comunicare al "Capo" (cioé Berlusconi in persona) i risultati del lavoro di Scaramella.

La protesta di Fassino. Preoccupate le parole di Fassino: "La vicenda Mitrokhin conferma quel che il caso Telecom Serbia aveva fatto emergere: è stata perseguita un’azione di denigrazione personale e di destabilizzazione istituzionale con cui si puntava a colpire e delegittimare il centrosinistra e i suoi principali esponenti politici". "Non sono più tollerabili - aggiunge - reticenze e inaccettabili ambiguità. E’ tempo che si faccia chiarezza e si individuino le responsabilità politiche e personali di chi ha tentato di stravolgere la vita democratica del paese".

Scaramella indagato. A stretto giro arriva la decisione della procura di Roma di indagare Scaramella (già sotto inchiesta nella capitale per traffico d’armi) proprio per l’uso fatto delle informazioni raccolte su Prodi ed altri esponenti del centrosinistra. La nuova ipotesi di reato della quale si è avuto notizia oggi si riferisce proprio all’attività svolta da Scaramella in seno alla commissione parlamentare presieduta da Paolo Guzzanti. E non è escluso che gli inquirenti possano configurare nei confronti dell’ indagato anche l’ipotesi di calunnia. In ambienti della procura di Roma vige il massimo riserbo sull’ inchiesta condotta dal pm Pietro Saviotti che nei giorni scorsi ha ascoltato come testimone il fratello di Litvinenko.

Guzzanti scrive a Marini e Bertinotti. Ma Guzzanti si ritiene ingiustamente attaccato e scrive ai presidenti di Camera e Senato denunciando la "gravissima aggressione alle prerogative del Parlamento e dunque della democrazia" dovuta alle intercettazioni relative alle sue conversazioni con Scaramella. Ma mentre protesta vibratamente, ne conferma i contenuti e ammette esplicitamente di aver fatto raccogliere informazioni su Prodi ("sono sempre stato convinto e l’ho detto apertamente che era l’uomo di riferimento del Kgb in Italia"), Bassolino e Pecoraro Scanio ("ma su loro non risultava niente e non sono mai state usate").

Le intercettazioni dimostrano ampiamente che Scaramella (oggi coinvolto nel caso dell’omicidio di Alexandr Livtinenko) riferiva a Guzzanti su politici del centrosinistra in merito ai loro rapporti con l’ex Unione Sovietica e che Guzzanti ne parlava "al Capo", cioé a Berlusconi in persona. Ma, secondo il senatore di Forza Italia "io facevo semplicemente il lavoro che mi ordinava la legge istitutiva della commissione".

Guzzanti, però, è letteralmente inferocito sulle intercettazioni che sarebbero state in un certo senso "estorte con un trucco": "In spregio di ogni norma e di ogni tutela del Parlamento - scrive nella sua missiva a Bertinotti e Marini - vengono diffuse e pubblicate trascrizioni di conversazioni telefoniche non solo di un membro del Parlamento, ma addirittura del Presidente di una commissione bicamerale d’inchiesta nel pieno delle sue funzioni". L’ex presidente della Mitrokhin conferma poi tutti i suoi sospetti sui rapporti tra Prodi e il Kgb, ma aggiunge: "Vanamente si potrebbe cercare e trovare non dico un dossier (che non è mai esistito) ma una semplice frase, una riga, una sola parola da me pronunciata o usata contro esponenti dell’attuale maggioranza in relazione alla commissione Mitrokhin. E ciò nondimeno - sottolinea Guzzanti - io rivendico il sacrosanto diritto alla parola, alla comunicazione privata".

Quanto ai rapporti con Scaramella (oggi, il ministro degli Esteri D’Alema ha detto, rispondendo a un’interrogazione che non era un agente dei servizi italiani), Guzzanti afferma di aver ricevuto da lui "informazioni sempre precise, corrette e inquietanti sulla continuità tra il Kgb e l’Fsb", l’attuale servizio segreto russo. Guzzanti ha anche rinviato a data da concordare la prevista audizione al Copaco, il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti che doveva ascoltarlo sulla vicenda Mitrokhin-Livtinenko.

L’esposto dei Verdi. "Presenteremo un esposto alla Procura di Roma perché indaghi sulle dichiarazioni apparse sui giornali, e purtroppo solo sui giornali, sul ruolo di tale Mario Scaramella all’interno della commissione mitrokhin". Lo annuncia il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli. Secondo lui "Guzzanti ha fatto un uso politico indecente della commissione, teso a screditare l’opposizione, a perseguire un disegno destabilizzante per il paese, ad acquisire informazioni, poi non arrivate, sull’opposizione, su Romano Prodi e anche sul ministro e presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. I fatti sono due: o Berlusconi sconfessa Guzzanti, oppure è il regista dell’operazione".

* la Repubblica, 30 novembre 2006


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