Berlusconi: «Abbiamo vinto noi: ricontiamo tutte le schede» *
«Abbiamo il convincimento di aver vinto, ora bisogna ricontare tutte le schede». Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi non ci sta. Non vuole saperne di essere ormai ex premier e rilancia con forza, come già aveva fatto il 2 dicembre da San Giovanni, il tema dei "grandi brogli elettorali" visti dal centrodestra. A nulla vale il fatto che la Giunta del Senato abbia già deciso di ricontare le schede bianche, nulle o contestate per tranquillizzare gli animi e «svelenire il clima» (per usare le parole di Anna Finocchiaro). Per Berlusconi le elezioni le ha vinte la Cdl. E poche battute lasciando Palazzo Grazioli per Milano fanno capire che il punto dolente di Berlusconi è ancora il voto degli italiani all’estero.
«A Berlusconi, che continua ad insinuare dubbi sulla regolarità delle elezioni politiche, mi permetto di ricordare che negli Stati Uniti il suo amico Bush ha vinto per appena trecento voti e nessuno, a distanza di tempo, ha più fatto riferimento ai voti della Florida» risponde il segretario dei Popolari-Udeur, Clemente Mastella, che sottolinea: «L’inutilità di una polemica che non aiuta certo la democrazia e non contribuisce a rasserenare gli animi. Si è deciso di ricontare i voti del Senato - aggiunge Mastella - ed allora attendiamo con serenità il risultato ».
«Berlusconi prosegue la sua inaccettabile campagna di delegittimazione e destabilizzazione - incalza con forza il segretario del Pdci Oliviero Diliberto - Ma di cosa parla? le vere irregolarità nel voto delle scorse elezioni sono state quelle relative ai strani e inspiegati ritardi nei flussi di dati a partire da città come Catania».
* www.unita.it, Pubblicato il: 10.12.06, Modificato il: 10.12.06 alle ore 17.20