La giunta della Camera ha deciso di riesaminare il 10% dei seggi. ma in caso di irregolarità significative saranno vagliate tutte le sezioni
Elezioni, ricontare tutte le schede Berlusconi: "Ferita deve restare aperta"
Rutelli: "Non c’è motivo al mondo perché tutti i voti assegnati non vengano verificati". Calderoli all’attacco: "Prodi non vari la finanziaria e i presidenti si autosospendano" *
ROMA - Oltre 4 milioni di schede elettorali da ricontare. Lo ha deciso la Giunta per le elezioni della Camera, mettendo così fine ad una querelle che da mesi vedeva contrapposte Unione e Cdl. La Giunta ha istituito il Comitato di verifica nazionale per ricontare tutte le schede bianche, nulle, contestate e valide. Cominciando però dal 10% dei seggi. E’ quanto è stato deciso praticamente all’unanimità. Il riconteggio dovrà essere ultimato entro il mese di luglio del prossimo anno. A spiegarlo è il presidente della Giunta per le elezioni di Montecitorio, Donato Bruno, di Forza Italia.
Ad operare sarà un comitato di 10-12 componenti, uno per ogni partito. I nomi dei componenti dovranno essere comunicati al presidente della Giunta entro giovedì prossimo 21 dicembre. Successivamente, comunque entro la fine dell’anno, dovranno essere stabiliti i criteri con cui il comitato dovrà concretamente operare.
L’accordo trovato in Giunta prevede che se emergessero irregolarità significative, si riconteranno tutte le schede. E’ stato questo il punto di mediazione tra la proposta dell’Unione, che aveva fin dall’inizio chiesto che si rivedesse il 10 per cento, mentre la Cdl spingeva perché fossero ricontate tutte.
I lavori della Giunta delle Elezioni potrebbero terminare prima del luglio 2007, se l’esame del dieci per cento di sezioni non rileverà anomalie o proseguire ulteriormente se effettivamente fosse necessario procedere a un riconteggio complessivo.
I criteri di individuazione dei seggi da sottoporre al riconteggio saranno definiti in sede di Comitato di verifica. In pratica verrà scelta una sezione ogni dieci per ogni circoscrizione, in totale seimila sezioni. Verranno sottoposte a verifica anche le schede dei seggi per i quali sono state specificatamente segnalate anomalie da parte dei relatori circoscrizionali, una revisione che riguarderà un numero ulteriore di sezioni compreso tra le 300 e le 400.
Ovviamente, la questione ha sollevato una serie di commenti dei leader politici.
Berlusconi. "Bisogna insistere, la ferita deve restare aperta, anche alla Camera dobbiamo esigere il controllo delle schede", aveva detto in precedenza Silvio Berlusconi, durante il pranzo con i senatori azzurri. In sostanza, la Giunta per le elezioni ha già risposto positivamente alla sua richiesta.
Rutelli. "E’ giusto, non c’è motivo al mondo perché tutti i voti assegnati dagli elettori non vengano verificati. Se c’è un dubbio, il dubbio deve essere sciolto, quindi è un elemento di rasserenamento per tutti". Così il vicepremier Francesco Rutelli, ospite di ’Porta a porta’, che aggiunge: "C’è stato un gran circo per dire che le schede sono state truccate, contiamole...".
Calderoli. Secondo Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, Prodi ’’deve rinunciare all’approvazione di una legge finanziaria, non essendo più con certezza legittimato a governare il Paese, e deve procedere pertanto, in attesa del termine della suddetta verifica, all’ordinaria amministrazione attraverso l’esercizio provvisorio". Secondo Calderoli sarebbe anche auspicabile, "che il presidente della Repubblica e i presidenti dei due rami del Parlamento si auto-sospendessero dalle loro rispettive cariche fino al termine delle verifiche in questione’’.
Sgobio. "Va bene ma servirà a poco - afferma Pino Sgobio, capogruppo dei Comunisti Italiani alla Camera -. La decisione dalla Giunta della Camera è un ulteriore atto dovuto e necessario, ma non sarà sufficiente a fare piena luce e non servirà ad eliminare i tanti dubbi e le tante perplessità relative alla notte dello spoglio, quando un lungo silenzio si impadronì del normale flusso dei risultati".
Matteoli. "Un’ottima notizia, vince la trasparenza, la legalità, la democrazia", commenta il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli. "Non c’è dubbio che sull’attesa decisione della Camera abbia influito positivamente - sostiene Matteoli - la precedente delibera assunta la settimana scorsa dalla omologa Giunta del Senato. Auspico che i tempi siano rapidi nell’interesse di tutti".
Bertinotti. La decisione di ricontare le schede è ’’ragionevole e tranquillizzante’’, per il presidente della Camera, Fausto Bertinotti. ’’Mi pare ragionevole - ha continuato Bertinotti - tanto ragionevole da essere unanime. Una campionatura su cui effettuare una verifica, tutto in una condizione di grande trasparenza. Non c’e’ nulla - ha concluso - che debba essere nascosto. Mi pare tranquillizzante’’.
* la Repubblica, 14 dicembre 2006