Bolzano, polemica su un video dell’artista Demetz: "Troppo new age". E Milano si fa avanti: "Lo proiettiamo noi"
"Via dal Duomo quel Gesù bambino biondo e tutto nudo, attira i pedofili"
Dalla Chiesa critiche anche alle atmosfere evocate dalle immagini: "Più che al Natale fanno pensare al Signore degli anelli"
BOLZANO - Opera d’arte o video al limite della pedofilia? La polemica sta infiammando in questi giorni Bolzano: c’è un video - che sarà proiettato in duomo durante il mercatino di Natale - in cui si vede un Gesù bambino biondissimo, con gli occhi azzurri, completamente nudo, che gioca davanti alla telecamera e che alla fine allarga le braccia e lascia cadere la testa sul petto, come se fosse crocifisso.
Lo hanno proiettato in anteprima in curia giovedì scorso, e subito si sono levate le proteste. Rudi Benedikter, vicepresidente del consiglio comunale di Bolzano, è trasecolato: "Mi ha scioccato. Una inaccettabile commercializzazione della Chiesa, attraverso un bimbo la cui immagine è al limite della pedofilia. Anzi, ai pedofili piacerà parecchio". Parole pesanti, che vengono confermate dal teologo Paolo Renner, uno dei sacerdoti più seguiti in Alto Adige: "Una rappresentazione pseudocristiana, in stile new age, assai distante dalla tradizione e dal messaggio natalizio".
Nessuno, in curia, si sarebbe aspettato questo gran polverone. Avevano commissionato il video a un giovane artista altoatesino di fama, Aron Demetz, per cercare di strizzare l’occhio (quello cristiano, s’intende) al milione e passa di visitatori che ogni anno affollano piazza Walther, il salotto buono di Bolzano, nel periodo del mercatino di Natale. "Sono tutti felici con i loro pacchettini, però è sempre mancato l’annuncio religioso", spiega don Thomas Stürz.
Unico protagonista del cortometraggio è Egon, un bimbo biondissimo, con gli occhi azzurri, etereo, evanescente. E completamente svestito. E’ immerso in una nebulosa dissolvenza che ne fa intuire le forme, più che mostrarle. In realtà il video di Demetz non aveva neppure questa dissolvenza ed è stata inserita di tutta fretta: i responsabili della curia pensavano - così - di evitare le polemiche.
Bolzano covo di bacchettoni? Chi la pensa così è Alessandro Riva, critico d’arte e consulente di Vittorio Sgarbi al Comune di Milano: "Se a Bolzano sono così ottusi da scambiare l’ultimo video di Aron Demetz, artista di grandissima sensibilità, per un’opera "scioccante", "inquietante" "di cattivo gusto" e persino "al limite della pedofilia", noi a Milano siamo pronti ad accoglierlo, magari, se la Curia lo permette, proprio all’interno del Duomo. Sono sicuro che l’arcivescovo Tettamazi vedrà in un’opera così poetica, delicata e di intelligente reinterpetazione dei più puri valori cristiani un perfetto simbolo del Natale".
Alla fine, il video non lascerà l’Alto Adige e il Duomo del suo pomposo capoluogo: nonostante la pioggia di critiche, don Thomas Stürz conferma che verrà proiettato con l’apertura del mercatino, prevista per giovedì prossimo.
Ma chi è in realtà il bambinello new age? "E’ semplicemente mio figlio", sorride Demetz, l’artista finito suo malgrado nella bufera. Lui, che arriva dalla tranquilla Val Gardena, voleva solo contribuire a creare un po’ di spiritualità in mezzo agli sfavillii del mercatino di Natale. "Lo vogliono a Milano? No, questo video è stato concepito per Bolzano e lì deve rimanere". Tanto, c’è da giurarci, la fila dei turisti curiosi che si riverserà in duomo è già garantita.