IL LIBERARSI IN VITA e IL RI-NASCERE: LA "ZOLLA", LA "FOLLA", E IL "NATALE"...*
RICONSIDERANDO LA NOTA DI ADRIANO BARRA ("Le parole e le cose", 20.10.2015), E RICORDANDO un altro aforisma di FLAIANO (“L’amor che muove il sole e le altre stelle. Ecco un verso di Dante che vede oltre il telescopio di Galilei”), SUL FILO DELLA "PAROLA" DI GIUSEPPE UNGARETTI,
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare.
RICORDO per un ulteriore approfondimento sul percorso di Elémire Zolla, "LE POTENZE DELL’ANIMA. Anatomia dell’uomo spirituale" (introduzione e cura di Grazia Marchianò) e , mi sia consentito, alcuni appunti sul lavoro di Dante, per uscire dal mondo di un antropologico preistorico "letargo" e ri-nascere:
STORIA E MITO. GIASONE, "L’OMBRA D’ARGO", E “VENTICINCINQUE SECOLI” DI LETARGO: "SE NON RIDIVENTERETE COME I BAMBINI, NON ENTRERETE NEL REGNO DEI CIELI" (Mt. 18, 3).
DANTE, ERNST R. CURTIUS E LA CRISI DELL’EUROPA. Note per una riflessione storiografica.
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