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Politica

Lettera a Prodi, Fassino e Veltroni, da parte degli amici del Phorum Palestina e compagni

Sulla visita a Sharon: un documento da leggere subito e divulgare all’istante
sabato 21 maggio 2005 di Emiliano Morrone
All’On.le Romano PRODI
All’On.le Piero FASSINO
Al Sindaco Walter VELTRONI
Abbiamo appreso dalla stampa che avete in programma una visita in Israele, dove incontrerete ufficialmente il Primo Ministro Ariel Sharon. Riteniamo che questo incontro sia un atto politicamente inopportuno e moralmente deplorevole, per i seguenti motivi.
Ariel Sharon non è un leader politico qualsiasi: è direttamente responsabile dell’assassinio di migliaia di uomini e donne, la cui unica colpa era quella di essere (...)

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> Lettera --- Leggo su «Riforma», il settimanale delle Chiese Evangeliche (25 dicembre), un documento che vale la pena di conoscere (di Filippo Gentiloni - Un appello cristiano contro l’occupazione israeliana).

domenica 3 gennaio 2010

Un appello cristiano contro l’occupazione israeliana

di Filippo Gentiloni (il manifesto, 3 gennaio 2010)

Leggo su «Riforma», il settimanale delle Chiese Evangeliche (25 dicembre), un documento che vale la pena di conoscere, anche perché non è stato raccolto da altri organi di stampa. Molto rilevante il tema: un appello cristiano perché cessi l’occupazione israeliana delle terre palestinesi, qualificandola come «peccato contro Dio e contro la persona umana».

Rilevantissime le firme, tutte di leaders cristiani: il patriarca latino cattolico emerito Michel Sabbah, il vescovo luterano di Gerusalemme Musib Yunan, l’arcivescovo Theodosios del Patriarcato Ortodosso greco di Gerusalemme.

Un raro ecumenismo cristiano che vale la pena di segnalare, anche perché certamente molto raro. Il documento - presentato l’11 dicembre a Betlemme - sottolinea che gli sforzi portati avanti fino ad oggi in Medio Oriente si limitano ad una gestione della crisi, senza trovare soluzioni adeguate a lungo termine. E continua: «L’occupazione israeliana dei territori palestinesi è un peccato contro Dio e contro la persona umana, perché priva i palestinesi dei diritti fondamentali che Dio ha concesso loro e sfigura l’immagine di Dio negli israeliani - diventati occupanti - come nei palestinesi sottomessi all’occupazione».

L’iniziativa, che raggruppa i responsabili della maggior parte delle chiese cristiane della Palestina ed eminenti teologi cristiani, era stata lanciata già più di due anni fa, ma è in questi giorni che gli iniziatori dell’appello si sono fatti sentire, condannando tutte le forme di razzismo, compresi l’antisemitismo e l’islamofobia, e chiedendo ai cristiani di tutto il mondo di dire una parola di verità e di amore circa l’occupazione del territorio palestinese da parte di Israele.

Ma, a tutt’oggi, di parole cristiane in questo senso se ne sono intese ben poche. Poche, soprattutto, da parte delle autorità delle varie chiese cristiane.


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