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Rivelazioni

PALERMO E LA MAFIA: "MAMMASANTISSIMA"!!! "Cani di bancata": LO SPETTACOLO TEATRALE E LA RIFLESSIONE DI EMMA DANTE, in un’intervista di Chiara Dino.

domenica 3 dicembre 2006 di Federico La Sala
[...] Quali sono state le fonti che hai utilizzato per scrivere questo spettacolo? E per quanto tempo ci hai lavorato?
"La gestazione di Cani di bancata è durata un anno. Per costruire questa pièce ho letto il Vangelo, tanto e a lungo, e non per ragioni religiose, anche se la componente del sacro è parte della cultura mafiosa, ma perché trovo che sia un grande libro e una grande opera d’arte. Ho studiato la vita di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, e migliaia di faldoni di documenti (...)

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> PALERMO E LA MAFIA: "MAMMASANTISSIMA"!!! "Cani di bancata": LO SPETTACOLO TEATRALE E LA RIFLESSIONE DI EMMA DANTE, in un’intervista di Chiara Dino.

giovedì 7 dicembre 2006

Pronto il calendario con le foto degli esercenti che hanno osato sfidare Cosa Nostra. "E’ un segnale forte che in questa città si può vivere in modo limpido"

Commercianti palermitani in posa per un 2007 libero dal racket mafioso *

PALERMO - Non sono famosi e non sono neppure belli, ma per sostenere la loro causa hanno deciso di farsi fotografare per un calendario. Sono i commercianti palermitani dell’associazione Addiopizzo che hanno osato sfidare apertamente il racket delle estorsioni mafiose. Le immagini in bianco e nero di 47 di loro scandiranno il 2007 di un volume da tavolo di 24 pagine rilegate con un vermiglione e con copertina in cartoncino.

Il progetto è stato ideato e realizzato da Affiche, in collaborazione con il Comitato Addiopizzo, e sarà presentato ufficialmente presso la Galleria Affiche il 14 dicembre, alle 20.30, unitamente a una mostra dei servizi fotografici che resterà esposta sino al 6 gennaio 2007.

"Obiettivo di questa iniziativa è quello di diffondere la conoscenza della realtà quasi triennale di Addiopizzo - afferma una nota - e della campagna ’Contro il pizzo cambia i consumi’, volta a sostenere quanti hanno il coraggio di dire no a questa odiosa tassa della mafia".

L’organizzazione non è nuova a iniziative provocatorie. Tre anni fa, in una notte, riempì la città di adesivi listati a lutto in cui si leggeva "Un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità". Usciti dall’anonimato alcuni mesi dopo le affissioni, i ragazzi di Addiopizzo non sono certo rimasti con le mani in mano. E’ loro la campagna ’Contro il racket cambia consumi’: una sorta di appello interattivo a commercianti e consumatori; gli uni chiamati a dichiarare di non avere ceduto al ricatto dell’estorsione mafiosa, gli altri a comprare solo da chi non paga il pizzo.

"Volevamo dimostrare visivamente alle persone che ci siamo", spiega Antonella Sgrillo, proprietaria, insieme al marito, del ristorante ’Il mirto e la rosa. "Questo calendario - dice - è un segnale forte che a Palermo si può vivere in modo limpido e che questa città non è solo lo stagno immobile che molti pensano". E la paura di esporsi? "Non ci siamo posti neppure il problema - aggiunge - Anzi tra gli scopi c’era proprio quello di stimolare chi ha il timore di venire fuori".

Il calendario, di cui sono già state stampate 5000 copie, sarà disponibile a partire dal 14 dicembre con un contributo minimo di 10 euro. Per il momento sarà disponibile solo a Palermo, presso la Galleria Affiche e i banchetti organizzati dai componenti del Comitato.

* la Repubblica, 7 dicembre 2006.


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