Caro Gianni,
caro Vincenzo,
caro Saverio,
caro Federico,
cara Maria Costanza,
caro Domenico,
caro Mauro,
Caro Biagio,
caro Totti,
cari lettori,
ho deciso di lasciare la direzione della Voce di Fiore. Stavolta, non si tratta d’una trovata, d’una provocazione, d’una battuta, d’un motto, d’un refrain o qualcosa di artisticamente mediatico. La mia vita stava intrecciandosi troppo con questo giornale, da me fondato e da voi tutti tenuto, curato, migliorato, posizionato. La mia decisione è (...)

Caro Emiliano fai benissimo! Hai tutta la mia approvazione. In Calabria non esiste nessuna speranza di cambiarne le sorti. Massoneria, Ndrangheta, politici corrotti e ignoranti. Gente che che non ha mai letto un libro che ricopre ruoli istituzionali importantissimi etc. etc. Ma soprattutto non esiste alcuna reazione nè da parte di chi è partito nè di chi è rimasto. I maiali e i LUPI ri riempiono la pancia con i soldi pubblici e questo popolo continua a leccargli il culo! Gli emigrati peggio ancora: quando questi porci vanno a trovarli in America, Argentina, germania e ogni luogo li accolgono con feste ed entusiasmo metre dovrebbero come minimo sputargli addosso. Anche io sono stanco, sono trent’anni (dai tempi di GNIKS) che scrivo le stesse cose e le cose sono soltanto peggiorate. Impiegiamo il nostro talento per la nostra vita e per migliorare altri luoghi già migliori del nostro. Lasciamo la Calabria a chi se la merita. Grazie infinite per il lavoro che abbiamo svolto fianco a fianco per anni e che comunque se non ha arricchito questa terra di merda ha almeno arricchito noi. Grazie Emiliano e buon lavoro per le nostre prossime avventure intellettuali.