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Politica

ITALIA E "FORZA Italia": I CONTI PUBBLICI. L’ITALIA ha recuperato credibilità!!! Su questo Prodi non ha il minimo dubbio: "Berlusconi mente, ed è il primo a saperlo".

giovedì 4 gennaio 2007 di Maria Paola Falchinelli
Il colloquio.
Il presidente del Consiglio reagisce alle accuse di Berlusconi.
"Questo è troppo, loro hanno lavorato solo per avvelenare i pozzi"
La sfida di Prodi: missione crescita.
"Ora si può agganciare la ripresa"
di MASSIMO GIANNINI *
"BERLUSCONI mente, ed è il primo a saperlo. Oggi può dire quello che vuole, ma ci ha lasciato un deficit enorme, e lui ne è ben consapevole...". Romano Prodi non sa ancora se essere indignato, o piuttosto divertito. Ma di una cosa è sicuro: stavolta (...)

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giovedì 4 gennaio 2007

L’Ocse: "La spesa italiana esploderà senza le riforme di pensioni e welfare"

ROMA - L’Ocse lancia un avvertimento al governo Prodi: senza le riforme, a partire da quella previdenziale e più in generale del sistema del welfare, la spesa pubblica italiana è destinata ad esplodere. Il rischio è lo stesso per tutta l’Eurozona, con l’unica eccezione dell’Austria, ma per il nostro Paese è particolarmente concreto.

Le proiezioni per l’Italia, in assenza di interventi, sono decisamente negative: le spese per pensioni, sanità e assistenza a lungo termine porteranno il debito al 365% del pil nel 2050. Peggio di noi il Portogallo, con un rapporto del 489%, contro una media Euro-12 del 255%.

Nel medio termine, cioè al 2010, il debito pubblico resterà - secondo l’Ocse - invariato a 120% del Pil, sui livelli del 2005, mentre il debito netto salirà dal 95 al 96%.

Nell’Eurozona il debito scenderà nel 2010 al 72% dal 79% del 2005, mentre il debito netto calerà da 52 a 48%. A peggiorare ulteriormente - osserva l’Ocse - sono sempre gli stessi paesi, cioè Italia e Portogallo, mentre miglioreranno la loro posizione Belgio e Spagna.

Il monito dell’Ocse arriva in coincidenza con le stime preliminari dell’Istat sull’inflazione nel 2006. L’Istituto di statistica ha reso noto che il tasso si è attestato al 2,1%. Nel Dpef il governo aveva fissato l’inflazione programmata al 2%. Nel 2005 l’inflazione media era all’1,9%.

(la Repubblica, 4 gennaio 2007)


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