Vriz e il «poema sacro/ al quale ha posto mano e cielo e terra» *
di Ermes Dorigo
Perché tornare ancora a Dante? Perché, come scrive Anna Maria Chiavacci Leonardi, «il mondo che egli vide, e raccontò nei suoi versi - l’uomo, la natura, la storia, la realtà divina, e il destino finale della persona -, ha una sua determinata connotazione storica: è quella concezione dell’uomo che il cristianesimo portò nell’Europa greco-romana, trasformandone la cultura e la storia, pur mantenendo, anzi (...)
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