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La vatican-gelizzazione del mondo!!!

PEDOFILIA E POLITICA DELLA MENZOGNA. CHE BELLA "DOVEROSA OBIEZIONE DI COSCIENZA"!!! LA PERDITA TOTALE DI CREDIBILITA’ E LA CATASTROFE DEL VATICANO. "Come se Dio non ci fosse"!!! Gesù!!! Nel maggio del 2001, il Cardinale Joseph Ratzinger, l’attuale SANTO PADRE, inviò una lettera confidenziale a tutti i vescovi cattolici per proteggere la Chiesa nascondendo gli abusi sessuali sui bambini !!! Un articolo di Jamie Doward, dal "Guardian".

domenica 18 marzo 2007 di Maria Paola Falchinelli
[..] Della lettera di Ratzinger si è fatto riferimento in una causa avviata contro una chiesa del Texas all’inizio di quest’anno, a difesa di due giovani vittime di abusi. I legali hanno accusato Ratzinger di aver cospirato per ostacolare il corso della giustizia.
Daniel Shea, il legale delle due vittime che ha divulgato la lettera, ha affermato: “La lettera si commenta da sola. Bisognerebbe chiedersi: perché mai il segreto sulle indagini deve rimanere così a lungo? È un’ostruzione (...)

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> PEDOFILIA E CHIESA CATTOLICA: TRADIMENTO STRUTTURALE DELLA FIDUCIA.

mercoledì 28 febbraio 2007

Preti pedofili

Il Senato messicano si attribuisce la facoltà di inabilitare sacerdoti

E la chiesa Cattolica grida alla violazione della libertà religiosa

di Sergio Grande *

Cosa c’è di religioso nella pedofilia dei preti? Assolutamente nulla. Nessuno, credevamo fino ad oggi, potrebbe mai associare la pedofilia dei preti con l’esercizio della libertà religiosa. Eppure è successo in Messico. Secondo la notizia dell’Agenzia Zenit che di seguito riportiamo, il Senato messicano si è attribuito la facoltà di "inabilitare sacerdoti", quelli che hanno commesso il reato di pedofilia. Ebbene a questo provvedimento sta facendo opposizione la chiesa cattolica messicana seconda la quale la legge approvata comporterebbe "l’intervento delle autorità in affari interni delle associazioni religiose".

Ora come si fa a definire la pedofilia dei preti un "affare interno delle associazioni religiose"?

Ma i vescovi messicani fanno di più, rivendicano il "carattere religioso" dei preti, anche se hanno commesso reati mostruosi.

Questa sarebbe la "tolleranza zero" predicata dallo stesso Ratzinger?

Questa posizione della chiesa cattolica messicana non fa altro che confermare come la questione della pedofilia è qualcosa di molto profondo e radicato nella gerarchia ecclesiastica che essa vuole difendere a tutti i costi, anche a quello di cadere in posizioni che definire obbrobbriose è dir poco.

Quando si violenta un bambino si commette un crimine orribile e chiunque lo fa non deve trovare alcuna compiacenza o copertura, sopratutto da parte di organizzazioni religiose. Non si tratta di panni sporchi da lavare in famiglia, nel silenzio e procurando ancora più violenza alle piccole vittime. Le organizzazioni che ragionano così ben poco hanno non solo di religioso ma anche di semplicemente umano.

http://www.zenit.org/italian/visualizza.php?sid=10864

Data pubblicazione: 2007-02-26

Il Senato messicano si attribuisce la facoltà di inabilitare sacerdoti Violazione della libertà religiosa

CITTA’ DEL MESSICO, lunedì, 26 febbraio 2007 (ZENIT.org).- Attraverso un comunicato stampa, la Conferenza dell’Episcopato Messicano (CEM) ha reso noto questo mercoledì il suo atteggiamento circa i recenti pronunciamenti del Senato messicano sul castigo che si deve infliggere ai sacerdoti che abusano di minori.

In concreto, la CEM ha denunciato che la riforma approvata dai senatori, che permette l’inabilitazione dei sacerdoti pederasti, non solo presenta “errori e lacune” molto gravi, ma entra in conflitto in modo diretto con la Legge delle Associazioni Religiose e del Culto Pubblico che governa le Chiese nel Paese.

Nella riforma in questione, il Senato della Repubblica ha approvato questioni riferite allo sfruttamento sessuale infantile, riservando alle leggi civili l’inabilitazione dall’esercizio sacerdotale di quanti si presume abbiano abusato di minori.

Per la CEM, queste disposizioni entrano in contraddizione con la Legge delle Associazioni Religiose e del Culto Pubblico, intervenendo in affari interni delle Chiese attraverso procedure civili.

La normativa vigente proibisce l’intervento delle autorità in affari interni delle associazioni religiose, come nominare o inabilitare i ministri di culto, avverte il comunicato della CEM.

“Il loro carattere religioso e l’esercizio del loro ministero è una questione che resta nelle mani dell’istituzione religiosa alla quale appartengono, e spetta a questa istituzione religiosa occuparsi dell’inabilitazione, del ritiro o della fine del ministero che svolgono”, ha segnalato la Conferenza dei Vescovi messicani.

La CEM ha riferito che secondo le leggi ecclesiastiche, nel caso di responsabilità di un religioso in una condotta delittuosa, concretamente nel caso della pederastia, l’interessato viene sospeso in modo immediato, oltre a subire un processo interno, che si può concludere con la sospensione definitiva dal ministero.

“E’ molto importante che nelle nostre leggi non ci sia luogo per lacune o errori”, riferisce il testo: spetta solo alla Chiesa, e non a un giudice, come si stabilisce nella riforma legislativa, inabilitare o porre fine al ministero di quei sacerdoti che sono accusati di violenza o abuso di minori, conclude il comunicato della CEM.

* www.ildialogo.org, Martedì, 27 febbraio 2007


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