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La vatican-gelizzazione del mondo!!!

PEDOFILIA E POLITICA DELLA MENZOGNA. CHE BELLA "DOVEROSA OBIEZIONE DI COSCIENZA"!!! LA PERDITA TOTALE DI CREDIBILITA’ E LA CATASTROFE DEL VATICANO. "Come se Dio non ci fosse"!!! Gesù!!! Nel maggio del 2001, il Cardinale Joseph Ratzinger, l’attuale SANTO PADRE, inviò una lettera confidenziale a tutti i vescovi cattolici per proteggere la Chiesa nascondendo gli abusi sessuali sui bambini !!! Un articolo di Jamie Doward, dal "Guardian".

domenica 18 marzo 2007 di Maria Paola Falchinelli
[..] Della lettera di Ratzinger si è fatto riferimento in una causa avviata contro una chiesa del Texas all’inizio di quest’anno, a difesa di due giovani vittime di abusi. I legali hanno accusato Ratzinger di aver cospirato per ostacolare il corso della giustizia.
Daniel Shea, il legale delle due vittime che ha divulgato la lettera, ha affermato: “La lettera si commenta da sola. Bisognerebbe chiedersi: perché mai il segreto sulle indagini deve rimanere così a lungo? È un’ostruzione (...)

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> PEDOFILIA E CHIESA CATTOLICA: TRADIMENTO STRUTTURALE DELLA FIDUCIA.

venerdì 16 marzo 2007

VATICANO "Doverosa obiezione di coscienza di medici e politici" *

CITTA’ DEL VATICANO. È necessaria una mobilitazione e che si estenda anche a livello politico in difesa della vita umana. È quanto si legge nella dichiarazione finale della XIII Assemblea della Pontificia accademia per la vita diffusa oggi dalla Sala Stampa vaticana.

Recita il documento: è doverosa una «coraggiosa obiezione di coscienza, da parte di medici, infermieri, farmacisti e personale amministrativo,giudici e parlamentari, ed altre figure professionali direttamente coinvolte nella tutela della vita umana individuale, laddove le norme legislative prevedessero azioni che la mettono in pericolo»: lo sostiene la Pontificia Accademia per la Vita, nella dichiarazione finale dell’Assemblea generale.

«Le esigenze specifiche della coscienza cristiana - afferma nella dichiarazione - trovano il loro banco di prova nell’applicazione alle professioni sanitarie, allorquando si trovino di fronte al dovere di proteggere la vita umana e di fronte al rischio di trovarsi in situazioni di cooperazione al male nell’applicazione dei doveri professionali».

«Ma, allo stesso tempo - rileva la Pontificia Accademia per la Vita - va anche messo in rilievo come il ricorso all’obiezione di coscienza avvenga, oggi, in un contesto culturale di tolleranza ideologica, che talvolta, paradossalmente, tende a non favorire l’accettazione dell’esercizio di questo diritto, in quanto elemento ’destabilizzantè del quietismo delle coscienze».

«Naturalmente - conclude la dichiarazione - sussiste il dovere di opporre la stessa obiezione di coscienza di fronte ad ogni intervento medico o di ricerca che preveda la distruzione di vite umane».

* La Stampa, 16/3/2007 (14:17)


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