Il Papa incontra le vittime della pedofilia
di M.A.C. (Corriere della Sera, 07.07.2014)
ROMA - Questa mattina Papa Francesco incontrerà 6 vittime degli abusi sessuali del clero. E’ la prima volta, per lui. Il piccolo gruppo parteciperà alla Messa di Santa Marta e poi ci sarà un incontro personale con ciascuno di loro. Si siederanno insieme e parleranno. Le sei vittime provengono dall’Europa: dalla Gran Bretagna, dall’Irlanda e dalla Germania. Non ci saranno vittime dagli Stati Uniti (che pure è uno dei Paesi in cui in passato il fenomeno è stato molto grave), perché probabilmente il Papa le potrà vedere nel viaggio già programmato nel settembre 2015.
Il Vaticano ha fatto tutto il possibile per proteggere la riservatezza dell’evento e l’identità delle persone, almeno fino a questa mattina. Nessuna copertura mediatica è stata prevista, anche se, naturalmente la Radio Vaticana dovrebbe fornire il testo dell’omelia di Bergoglio. Si tratta insomma di un atto privato del Papa, che è stato lo stesso Pontefice ad annunciare sul volo di rientro dalla Terra Santa. Dopo, le persone saranno libere di incontrare o meno la stampa e di fare interviste sulla loro esperienza del passato e sul loro visita a Santa Marta. «Un sacerdote che fa questo tradisce il corpo del Signore - aveva detto il Papa rientrando a Roma - perché il sacerdote deve portare questo bambino o questa bambina alla santità e invece abusa di loro». E aveva chiuso con un paragone capace di suscitare impressione: «È come fare una messa nera».
«In questo problema non ci saranno figli di papà», aveva assicurato Francesco, spiegando come la giustizia avrebbe fatto il suo corso senza sconti per nessuno e senza «privilegi» per i vescovi . Una linea già applicata nei giorni scorsi con la condanna allo stato laicale dell’arcivescovo polacco mons. Jozef Wesolowski, ex nunzio a Santo Domingo, processato canonicamente per abusi su minori e - una volta che la sua espulsione dal clero sarà ratificata da sentenza definitiva -sottoposto anche da un processo penale in Vaticano, con in più un provvedimento cautelare per limitarne la libertà di movimento.
Le sei persone saranno accompagnate alla Messa dal cardinale di Boston Sean Patrick O’Malley, strenuo combattente del fenomeno della pedofilia nella sua diocesi e Presidente della Commissione per la tutela dei minori voluta da papa Bergoglio. O’Malley era già a Roma in questi giorni come componente del C9, il Consiglio dei cardinali che coadiuva il Papa nella riforma della Curia.
La nuova Commissione ha cominciato ad occuparsi di strategie e programmi per indirizzare l’azione della Chiesa contro la pedofilia, anche per quanto riguarda l’obbligo della «responsabilità» (accountability ) dei superiori. E’ attualmente composta da quattro uomini e quattro donne tra laici e religiosi, si è riunita per la prima volta all’inizio dello scorso maggio, e ne fa già parte una vittima di abusi, l’irlandese Marie Collins, e altre ne potrebbero entrare.