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La vatican-gelizzazione del mondo!!!

PEDOFILIA E POLITICA DELLA MENZOGNA. CHE BELLA "DOVEROSA OBIEZIONE DI COSCIENZA"!!! LA PERDITA TOTALE DI CREDIBILITA’ E LA CATASTROFE DEL VATICANO. "Come se Dio non ci fosse"!!! Gesù!!! Nel maggio del 2001, il Cardinale Joseph Ratzinger, l’attuale SANTO PADRE, inviò una lettera confidenziale a tutti i vescovi cattolici per proteggere la Chiesa nascondendo gli abusi sessuali sui bambini !!! Un articolo di Jamie Doward, dal "Guardian".

domenica 18 marzo 2007 di Maria Paola Falchinelli
[..] Della lettera di Ratzinger si è fatto riferimento in una causa avviata contro una chiesa del Texas all’inizio di quest’anno, a difesa di due giovani vittime di abusi. I legali hanno accusato Ratzinger di aver cospirato per ostacolare il corso della giustizia.
Daniel Shea, il legale delle due vittime che ha divulgato la lettera, ha affermato: “La lettera si commenta da sola. Bisognerebbe chiedersi: perché mai il segreto sulle indagini deve rimanere così a lungo? È un’ostruzione (...)

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> PEDOFILIA E POLITICA DELLA MENZOGNA. --- FIRENZE. Il caso Don Cantini. Abusi, lettera al Papa: il silenzio di Betori e il ruolo di Maniago (di Osvaldo Sabato).

martedì 4 maggio 2010

Il caso Don Cantini Abusi, lettera al Papa: il silenzio di Betori e il ruolo di Maniago

Le vittime di don Lelio Cantini scrivono a Benedetto XVI e alla Congregazione per la dottrina della Fede: «Accertate le responsabilità di chi nella curia fiorentina ha coperto per anni l’ex parroco». Fa sempre discutere la riconferma di Maniago a vescovo ausiliario

di Osvaldo Sabato (l’Unità Firenze, 04.05.2010)

Il caso non è affatto chiuso. Per loro la vicenda di don Lelio Cantini è più viva che mai, specie di questi tempi con la Chiesa nella bufera per le denunce contro i preti pedofili. A Francesco, Andrea, Mariangela e tutte le altre vittime di don Lelio Cantini non basta la riduzione allo stato laicale dell’ex prete, parroco della parrocchia fiorentina della Regina della Pace, decisa da Benedetto XVI. Prima di mettere una pietra sopra a questa triste vicenda di ordinari abusi sessuali su minori fatti da don Cantini fra il ‘73 e l’87, le vittime vogliono andare fino in fondo e pretendono chiarezza sulle responsabilità di chi nella curia di Firenze ha coperto l’ex parroco.

Per loro sarà giustizia solo quando saranno riconosciute le responsabilità di tutti i protagonisti di questa storia. Ecco perché una decina di giorni fa hanno spedito una lettera al Vaticano, indirizzandola direttamente al Papa Benedetto XVI e alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Nelle due cartelle le vittime di don Cantini denunciano come non sia stata ancora fatta piena giustizia sulle coperture della curia per oltre trent’anni. Chi ha subìto le violenze di don Cantini si lamenta con l’attuale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori per il suo silenzio. «Per noi il caso non è chiuso, se non si fa chiarezza su tutto, per noi è ancora aperto» spiega Francesco.

Nel mirino c’è sempre il vescovo ausiliario Claudio Maniago, confermato anche da Betori nel suo incarico di vicario della curia, che di don Cantini fu figlioccio spirituale. Fu proprio a lui che nel 2004 si rivolsero le vittime di don Cantini per denunciare gli abusi sessuali consumati in parte nella canonica della parrocchia. Maniago fece finta di non sentire, anzi invitò le vittime a dimenticare. «Vogliamo che sia accertato il suo ruolo, quello della perpetua Rosanna Saveri, vogliamo sapere perché chi aveva saputo non aveva fatto poi niente» afferma Francesco. Anche l’ex arcivescovo di Firenze Silvano Piovanelli viene accusato per aver sottovalutato il caso quando era a capo della Curia.

«Non c’è mai stata la volontà di indagare seriamente su quanto succedeva in quella parrocchia» denuncia Francesco. «Don Cantini è stato messo a tacere, hanno punito solo lui» rilancia Mariangela, che in questa storia ci ha messo anche la faccia andando in televisione per raccontare quando don Cantini le chiedeva di spogliarsi dicendole di pensare alla Madonna.

Ora il Papa invita i vescovi a denunciare i preti pedofili alla magistratura. «Ma quando quattro anni fa era venuta fuori la nostra vicenda la Chiesa ci invitata a stare zitti» ribadisce Mariangela. Ora viene chiesto alle alte sfere del Vaticano di fare ulteriori indagini «vogliamo chiarezza piena sulle responsabilità di tutti quelli che potevano fare, ma non lo hanno fatto» dice Francesco, anticipando all’Unità alcuni passaggi della lettera spedita al Papa e alla Congregazione per la Dottrina della Fede. «Inoltre siamo perplessi per la riconferma di Maniago al suo incarico, decisa da Betori, come se niente fosse» aggiunge Francesco. A distanza di anni, infatti, ci sono ancora molti dettagli da capire. Intanto la linea della Curia resta sempre quella dell’attesa. Anche l’attuale parroco della Regina della Pace, don Paolo Milloschi, fa finta di niente tanto da invitare lo stesso Maniago ad inaugurare, prima di Pasqua, la settimana francescana proprio nella parrocchia dove si sono consumati gli abusi di don Cantini.

Nel frattempo le vittime dell’ex parroco della Regina della Pace, vogliono mettere di fronte alle loro responsabilità i piani alti della curia. «Vogliamo essere messi a confronto con con chi ha coperto don Cantini» insiste Francesco. «Da quando è arrivato Betori ci ha ignorato, mai un segnale di vicinanza» ricordano le vittime. «Non ci è mai venuto a cercare, per lui il caso è chiuso, ha avuto la condanna di don Cantini prima del suo arrivo a Firenze e ai preti che gli hanno chiesto un gesto lui ha sempre ritenuto chiuso l’argomento» conclude Francesco.


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