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Doomsday Clock.... Fine della Storia o della "Preistoria"?

TROIA, L’OCCIDENTE, E IL PIANETA TERRA. PER LA PACE PERPETUA. COMMENTO APOCALYPTICO DI SCUOLA GIOACHIMITA, DANTESCA, KANTIANA, E MARXIANA - a cura del prof. Federico La Sala

J. Chirac, alla conferenza dei «Cittadini della Terra»: «Siamo alla soglia dell’irreversibile» (2007).
venerdì 19 gennaio 2007 di Maria Paola Falchinelli
TROIA, L’OCCIDENTE, E IL PIANETA TERRA. Commento apocalyptico di scuola gioachimita, dantesca, kantiana, e marxiana
Roma soggiogò la Grecia,
la Grecia soggiogò Troia,
ma Troia soggiogò la Grecia,
soggiogò Roma,
e tutta la Terra.
Non sarà niente di previsto!
Hitler, il Vietnam saranno niente a confronto.
La violenza subita e immagazzinata da secoli
nel nostro corpo - terrestre!,
tenuta a bada da catene sempre più solide,
infine eromperà.
L’inimmaginabile!
Chi sogna l’età dell’oro? Chi (...)

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> TROIA, L’OCCIDENTE, E IL PIANETA TERRA. PER LA PACE PERPETUA. --- Coronavirus. L’Organizzazione mondiale della Sanità: «Un test per l’umanità» (di Elena Molinari).

martedì 17 marzo 2020

Coronavirus.

Trump cede: crisi fuori controllo. L’Oms: «Un test per l’umanità»

L’Organizzazione mondiale della Sanità: «Allerta per il Sud del mondo La pandemia colpisce i più poveri. Muoiono anche i giovani»

Elena Molinari, New York (Avvenire, martedì 17 marzo 2020)

"E’ la crisi che segna la nostra epoca. I prossimi mesi saranno un test per la nostra risolutezza e la nostra fiducia nella scienza. Crisi come questa di Covid-19 tendono a far emergere il meglio e il peggio dell’umanità". Le parole del direttore dell’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, hanno risuonato come una tragica profezia negli Usa, dove ieri molti Stati hanno adottato misure drastiche di isolamento sociale, ma dove in molte città la vita continuava surrealmente nella normalità, come se i casi di coronavirus non stessero aumentando in modo esponenziale. «Se si guarda alle proiezioni - ha spiegato Jerome Adams, ossia il capo esecutivo del Public Health Service Commissioned Corps e portavoce delle questioni di salute pubblica all’interno del governo federale - ci sono tutte le possibilità di diventare come l’Italia».

Il bilancio dei contagi ieri negli Stati Uniti ha superato i 4mila, con 70 morti, e sono concentrati soprattutto sulle due coste. L’amministrazione di San Francisco ha ordinato ai 6,7 milioni di residenti di restare a casa: è la misura più severa presa finora. A New York, dove ieri i casi confermati sono balzati a 950 dai 729 di domenica, hanno chiuso bar, ristoranti e scuole. Vietato pure l’accesso alla statua della Libertà così come gli assembramenti di più di 50 persone (questo anche nei vicini Connecticut e New Jer- sey). Il governatore dello Stato, Andrew Cuomo, ha implorato Donald Trump di fare di più a livello federale, per armonizzare un approccio che, a detta anche di molti esperti, è stato lasciato troppo all’iniziativa delle singole amministrazioni locali. Un esempio clamoroso sono le elezioni primarie, che oggi si terranno come previsto in Florida, Illinois, Ohio e Arizona, mentre Lousiana e Georgia. hanno già di rimandato il loro appuntamento con le urne e New York prevede di fare altrettanto, sebbene nello Stato non si voti fino al 28 aprile. I risultati del voto di oggi potrebbero permettere all’ex vicepresidente Joe Biden di ipotecare la nomination democratica, facendo tramontare definitivamente le speranze presidenziali del rivale Bernie Sanders. Il presidente Usa anche ieri ha ribadito che la scelta spetta ai singoli. Ma - ha aggiunto - «il rinvio non sarebbe una buona cosa».

Eppure, almeno a parole, il capo della Casa Bianca è sembrato ricredersi sull’emergenza. «È una crisi davvero brutta» ha affermato sottolineando che l’epidemia negli Usa si fermerà a luglio o ad agosto. E, dopo aver a lungo minimizzato l’emergenza, ha ammesso: «La situazione non è sotto controllo». La Casa Bianca intende dispiegare almeno 800 miliardi di aiuti nelle prossime settimane per sostenere l’economia Usa e tra le priorità vi sono il rinvio del pagamento delle tasse, prestiti agevolati o pagamenti diretti alle compagnie aeree, all’industria dell’ospitalità e alle piccole e medie aziende colpite dall’emergenza.

Più forte e coordinata la reazione del Canada, dove i casi sono per ora 324. Il Paese ieri ha chiuso le frontiere a tutti i non canadesi, con l’eccezione, per ora, dei cittadini americani, e chiesto alla popolazione di rimanere in casa. È il tipo di precauzioni che il direttore dell’Oms ha invitato ieri tutti i Paesi a prendere, per proteggere la loro popolazione ma anche il resto del mondo, in un test globale di solidarietà. «Fate i test, fate i test, fate i test», ha implorato Tedros che si è detto profondamente preoccupato per l’arrivo dell’epidemia nel Sud del mondo. «Con il coronavirus che si sposta nei Paesi a basso reddito, siamo profondamente preoccupati per l’impatto che potrebbe avere sulle popolazioni a molto alta prevalenza di Hiv o sui bambini malnutriti. Non dimentichiamo che muoiono anche i giovani e i piccoli», ha precisato. Nella conferenza stampa a Ginevra, il direttore ha ringraziato i medici e le infermiere all’opera, e detto di essersi emozionato nel vedere i video delle persone che applaudono gli operatori sanitari dai loro balconi o dalle storie di persone che si offrono di fare la spesa per gli anziani della comunità.


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