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MESSINA - REGGIO CALABRIA. TRAGICO INCIDENTE AL LARGO DELLO STRETTO. "ERRORE UMANO": UNA NAVE PORTACONTAINER CONTRO IL "Segesta jet", UN ALISCAFO DELLE FERROVIE. QUATTRO MORTI.

martedì 16 gennaio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[..] Quattro marinai sono morti nella collisione a circa un miglio, un miglio e mezzo dal porto di Messina, fra un aliscafo delle Ferrovie, il "Segesta jet", e una nave portacontainer battente bandiera di Antigua, la "Susan Borchard". Due delle vittime sono rimaste incastrate tra le lamiere nella cabina di pilotaggio: il comandante dell’aliscafo, Sebastiano Mafodda di 54 anni e il direttore di macchina, Marcello Sposito di 41 anni. I cadaveri di altri due membri dell’equipaggio, Lauro (...)

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> MESSINA - REGGIO CALABRIA. INCIDENTE AL LARGO DELLO STRETTO. IL "Segesta jet", UN ALISCAFO DELLE FERROVIE, CONTRO UNA NAVE.

lunedì 15 gennaio 2007

Il racconto dei passeggeri del Segesta Jet proveniente da Reggio Calabria. "Dopo l’impatto si è diffuso il panico, molti di noi si sono gettati in acqua"

Naufragio di Messina, i testimoni "Ci siamo tuffati, temevamo di morire" *

MESSINA - "Dopo l’impatto molti di noi si sono gettati in acqua. Il panico si è diffuso presto. Temavamo di morire". Sono le prime testimonianze raccolte dai soccorritori all’opera sul luogo dello scontro tra l’aliscafo Segesta Jet, partito da Reggio Calabria alle 17.35, e la nave portacontainer "Susan Borchard", iscritta nel compartimento navale di Antigua. La collisione, in seguito alla quale hanno perso la vita due persone, è avvenuta intorno alle 18.30, a un miglio, un miglio e mezzo dal Faro di San Raineri, a Messina.

Drammatica la telefonata fatta da una giovane passeggera: "Mamma, aiuto, l’aliscafo ha avuto una collisione, c’è un incendio a bordo...". Così Loredana Rigano, 19 anni, studentessa della facoltà di Architettura a Reggio Calabria, ferita nella collisione, ha gridato dal suo cellulare, dopo aver chiamato i familiari. Loredana, che ogni giorno fa la pendolare tra Messina e Reggio, è ricoverata con un trauma facciale e il setto nasale rotto nel Policlinico del capoluogo siciliano. Sono stati il padre e un cugino a raccontare della telefonata ricevuta subito dopo l’impatto con la "Susan Borchard".

Intanto decine di persone si sono radunate nell’area del porto di Reggio Calabria, in attesa di notizie: si tratta - oltre che di curiosi - di parenti delle persone che quotidianamente si servono della linea marittima Reggio-Messina, preoccupate per le sorti dei congiunti. Sulle banchine sono stati fatti convergere uomini e mezzi delle forze dell’ordine e ambulanze, coordinate da una unità di crisi istituita nella capitaneria di Porto.

* la Repubblica, 15 gennaio 2007.


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