Roma, il capo dello Stato con Prodi e Amato ha partecipato al 155° anniversario Consegnata l’onorificenza alla vedova dell’ispettore ucciso a Catania
Polizia, Napolitano alla Festa
Medaglia a Raciti e alla bandiera
Omaggio del premier "alla memoria degli agenti caduti e a quanti sono rimasti feriti nell’adempimento del dovere" *
ROMA - Cerimona solenne per la 155 Festa della polizia. Tante le autorità che in piazza del Popolo hanno preso parte alla manifestazione, senza dimenticare quanti hanno perso la vita in servizio: dal presidente del consiglio, Romano Prodi, al ministro dell’Interno, Antonio Amato. Presente anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che è stato accolto dalla banda della polizia con l’inno nazionale.
Napolitano ha poi consegnato le onorificenze alla bandiera in memoria degli uomini e delle donne che hanno perso la vita in missione. Ricordato per primo Filippo Raciti, il sovrintendente di polizia ucciso durante gli scontri con i tifosi del Catania. A ritirare la medaglia dalle mani del presidente della Repubblica la moglie dell’ispettore, la signora Marisa. La consegna della medaglia è stata salutata con un forte applauso.
In questa giornata, ha detto Napolitano, "il nostro pensiero e la nostra più profonda gratitudine si rivolgono a tutti coloro che con encomiabile spirito di sacrificio e di abnegazione, hanno operato, fino all’estremo sacrificio della vita, per garantire il rispetto della legge e la sicurezza dei cittadini".
"Provo amarezza ed indignazione per il fatto che sia stata necessaria la morte di Raciti per approvare una legge che poteva essere fatta molto prima", ha aggiunto il ministro dell’Interno Giuliano Amato nel suo intervento. Il titolare del Viminale ha sottolineato che la nuova legge ha "imposto finalmente" degli standard di sicurezza adeguati, "come giustamente voluto dal mio predecessore" ha aggiunto ringraziando l’ex ministro dell’Interno Giuseppe Pisano. Tutto ciò però, ha concluso il ministro, "ad un prezzo assurdamente e proporzionalmente alto".
Il capo dello Stato, ha anche inviato alle donne e agli uomini della polizia, "il ringraziamento dell’intera nazione per il quotidiano impegno posto nella tutela dell’esercizio delle libertà e dei diritti. I brillanti risultati conseguiti nelle attività di contrasto delle varie forme di criminalità confermano - ha continuato - l’elevata professionalità degli operatori della polizia, anche nei settori che richiedono forte specializzazione per affrontare le nuove forme di crimine: in particolare si dimostra incisiva l’azione di prevenzione e di tempestiva repressione di quei reati di forte allarme sociale in danno dei minori, consumati anche attraverso l’insidioso utilizzo dei sistemi informatici". In questo contesto "meritoria - ha sottolineato Napolitano - è l’attività della polizia postale e delle comunicazioni che ha motivato il conferimento della medaglia d’oro al merito civile alla bandiera della polizia di Stato".
Anche il premier Romano Prodi ha ringraziato per il loro lavoro "il capo della Polizia, i dirigenti, i funzionari, gli ispettori, i sovrintendenti e tutti gli agenti" impegnati sul campo. In particolare il Professore ha voluto rendere un omaggio "alla memoria dei caduti della polizia" e ha rivolto "un sincero omaggio augurale a quanti sono rimasti feriti nell’adempimento del dovere".
Le autorità hanno infine assistito al carosello della polizia a cavallo e dei motociclisti. Presenti anche amministratori locali: il presidente della Regione, Piero Marrazzo, il vicesindaco, Mariapia Garavaglia, e l’assessore capitolino alla Sicurezza, Jean Leonard Tuadì.
* la Repubblica, 11 maggio 2007