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Dopo la tragedia

CALCIO, E NON SOLO. RIPARTIRE DALL’ITALIA!!! Ristabilire le regole del "gioco"!!! Tifosi, club, politica, informazione. Sette punti per provare a superare l’emergenza. Le indicazioni di Gianni Mura.

Segnalazione del prof. Federico La Sala
domenica 4 febbraio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] La situazione era già grave, ma a molti tornava comodo far finta di niente, una strategia quasi sempre pagante in questo paese. E dunque la differenza, atroce ma casuale, tra un ferito e un morto a rendere urgente un risanamento non tanto degli stadi ma di chi li frequenta per giocare alla guerra. Questo blocco è giusto ma tardivo. Secondo me non è giusto, alla lunga, per tifosi dell’Empoli, dell’Udinese, del Chievo, per tutti quelli che dalla curva non hanno mai lanciato neanche una (...)

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> CALCIO, E NON SOLO. RIPARTIRE DALL’ITALIA!!! Ristabilire le regole del "gioco"!!! Tifosi, club, politica, informazione. Sette punti per provare a superare l’emergenza. Le indicazioni di Gianni Mura.

martedì 6 febbraio 2007

I club si riuniscono a Roma dopo il pacchetto anti violenza. L’attacco a Matarrese di Zamparini e Garrone: "Se ne vada"

I presidenti: "Domenica giochiamo, ma diciamo no alle porte chiuse" *

ROMA - Via al campionato già da domenica. Sì al divieto dei tifosi in trasferta e un secco no alle porte chiuse. Queste le indicazioni uscite dal consiglio di Lega che si sta svolgendo a Roma, all’indomani delle decisioni assunte dal governo sulle misure anti-violenza. "Siamo tutti d’accordo nel vietare le trasferte ai tifosi, quindi ci dovrebbero essere meno problemi di ordine pubblico. A questo punto l’agibilità degli stadi può essere a discrezione dei prefetti che in ogni singolo caso potranno decidere se concederla o no" spiega, al termine della riunione, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini. Oggi una delegazione dei presidenti incontrerà il governo che, domani, varerà il decreto con le nuove norme contro la violenza. E sempre domani dovrebbe arrivare la decisione della Figc su quando far ripartire i campionati.

Al consiglio di Lega sono rimbalzate anche le polemiche sulle dichiarazioni del presidente Antonio Matarrese. Che rimane comunque al suo posto. "E’ saldo nelle sue posizioni. Ho chiesto le sue dimissioni, però nessuno mi ha seguito", dice Zamparini.

No alle porte chiuse. Sulle misure annunciate dall’esecutivo per debellare la violenza dagli stadi, i presidenti si sono pronunciati già prima dell’inizio della riunione. Scagliandosi tutti contro le porte chiuse. "Senza pubblico non giochiamo", ha detto il presidente dell’Atalanta Ivan Ruggeri. "Porte chiuse? E’ demagogia - ha fatto eco Zamparini - Giocare a porte chiuse significa falsare il campionato". "I presidenti dicono no alle partite a porte chiuse. Cercheremo però di adeguare gli stadi alle norme di sicurezza" ha insistito l’ad della Roma Rosella Sensi. "Ci assumeremo le nostre responsabilità dopo le decisioni prese dal governo - ha aggiunto la Sensi - perché vogliamo che tutto vada per il meglio". Ma il numero uno dell’Inter, Massimo Moratti non ci sta: "Credo si possa ricominciare a giocare sin da domenica, ma la cosa importante sarà applicare pienamente le norme e tutelare la gente e i tifosi". Mentre per il patron della Lazio, Claudio Lotito le porte chiuse "rappresentano un fallimento per tutti noi. Finiscono per penalizzare solo la parte pulita del tifo e presuppongono il fallimento dello Stato nella lotta contro i violenti. Quella di Raciti era una morte annunciata, dobbiamo fare tutti un passo indietro perché abbiamo sbagliato".

Terza o quarta di ritorno? Il presidente del Catania Antonino Pulvirenti si dice certo del fatto che "si ripartirà dalla quarta gioranta di ritorno" e afferma che della terza si sta discutendo. La partita Catania-Palermo sfociata in tragedia era un incontro della terza di ritorno che vede in calendario tra l’altro Reggina-Messina e Inter-Roma. Nella quarta è previsto un altro derby siciliano, Messina-Catania.

Matarrese nella bufera. "Matarrese si deve dimettere", annuncia Zamparini, a Repubblica Radio Tv. Il presidente rosanero non ha gradito le dichiarazioni rilasciate ieri dal numero uno della Confindustria del calcio ("purtroppo i morti fanno parte di questo sistema") e non è soddisfatto del lavoro fin qui svolto da Matarrese. "Le sue sono state dichiarazioni improprie - spiega Zamparini - sono sicuro che si è espresso male, ma non se lo può permettere per la carica che ricopre. Inoltre è grave l’assenza della Lega nella riunione di ieri, si prendevano provvedimenti importanti contro la violenza e noi non c’eravamo". E anche Riccardo Garrone non lesina critica a Matarrese. "Noi oggi non abbiamo alcuna credibile rappresentanza - spiega il patron blucerchiato a Repubblica Radio Tv- dobbiamo provvedere ad avere una presidenza qualificata e credibile che da sette mesi ci manca. Ai miei colleghi dico sempre il vostro presidente, perché per me non è il mio presidente".

Il Consiglio di Lega, infine, ha deciso di devolvere 420.000 euro alle famiglie del dirigente calabrese Licursi e del poliziotto catanese Raciti. Ogni club si autotassera’ di 10.000 euro.

* la Repubblica, 6 febbraio 2007


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