CULTURA E RELIGIONE
la recensione
Cristianesimo, fede della «carne» da Adamo a Gesù
di MAURIZIO SCHOEPFLIN (Avvenire, 23.07.2008)
Vescovo di Ivrea dal 1966 al 1999, l’ottantacinquenne Monsignor Luigi Bettazzi, a lungo presidente di Pax Christi, è sicuramente una delle personalità più note della Chiesa italiana del nostro tempo. Le sue prese di posizione non sono mai passate inosservate e una trentina d’anni fa fece molto discutere un suo scambio di lettere con l’allora segretario del Partito comunista, Enrico Berlinguer. Bettazzi ha scritto vari libri, come egli stesso ricorda nel suo ultimo lavoro.
Bettazzi avverte subito che il suo scritto si radica nel messaggio del Concilio Vaticano II (al quale egli, vescovo dal 1963, prese parte personalmente) e nella sua esperienza di pastore che quel messaggio volle trasmettere e far vivere alla Chiesa eporediense. Fu in quel contesto che - scrive - «incontrai la parola ’carne’, a cominciare dall’affermazione fondamentale di Gv 1,14: ’Il Verbo si è fatto uomo [carne]’, con la consapevolezza che, di fronte alle articolazioni e divisioni della mentalità greco-romana, portata all’astrattezza dei concetti universali (uomo-umanità), la Scrittura parla invece di ’carne’ e ci fa sentire come ogni uomo, pur essendo nella linea degli altri uomini, costituisce però un’identità sostanzialmente autonoma e, come direbbero alcuni filosofi, irripetibile. E Dio si è fatto ’carne’; non ha assunto una natura umana astratta, l’ha assunta in concreto, ’esistenzialmente’, come si dice oggi, vivendola giorno per giorno».
Muovendosi su questa linea, Bettazzi sottolinea il fatto che la ’carne’ preferita da Dio è quella dei poveri e dei deboli, piuttosto che quella dei ricchi e dei potenti. Non casualmente, egli informa il lettore che il libro è stato pensato e scritto in Burundi, in una missione, ove il contatto con la realtà concreta del bisogno e della sofferenza e la presenza di culture diverse rendono più chiaro il significato dell’Incarnazione di Cristo.
Dopo aver proposto numerose riflessioni sul senso del rapporto fra carne e spirito e sul valore dell’espressione ’cuore di carne’, secondo una prospettiva squisitamente biblica, monsignor Bettazzi ne allarga la portata fino a considerarne gli sviluppi di carattere sociale. Il volume si conclude infatti con una meditazione sulla pace: «Il Verbo - si legge nelle pagine finali - ha portato lo Spirito nella carne dell’umanità perché viviamo la pace del cuore, la costruiamo nella famiglia e nella società, perché la realizziamo nella Chiesa e in tutte le sue articolazioni, perché la diffondiamo nel mondo».
Luigi Bettazzi -CARNE E SPIRITO -Adamo, Gesù Cristo... e la pace fra gli uomini -Cittadella. Pagine 120. Euro 9,80