Anche Riboldi si schiera per Saviano
Monsignor Antonio Riboldi, a lungo nel mirino della camorra, invita lo scrittore Roberto Saviano a non fuggire e a mettere mano insieme a lui ad un progetto che faccia emergere i «segnali positivi di Napoli». Un progetto di cui, come racconta il vescovo emerito di Acerra, hanno parlato di recente. «Io e Saviano - racconta monsignor Riboldi - non molto tempo fa ci siamo incontrati. Ci lega una stima reciproca e, in quell’occasione, si era pensato di lavorare ad un progetto anticamorra. Oggi è diventato difficile rintracciare Saviano ma la proposta è più che mai valida: uniamo le nostre esperienze per creare qualcosa di positivo». Don Riboldi non parla solo da uomo di Chiesa, ma da chi ha visto «la morte in faccia varie volte. Per quindici anni - racconta - ho vissuto con la scorta. La mia pena era che non potevo vedere nulla del mondo esterno. Ero recluso da libero».
* Avvenire, 22.10.2008.