Napoli, ancora roghi e proteste Il richiamo del capo dello Stato
Prodi fa aprire Macchia Soprana*
Bruciano ancora i cumuli di immondizia negli angoli delle strade di Napoli e dell’hinterland. Nei quartieri periferici del capoluogo i residenti, esasperati dalla nuova emergenza rifiuti, iniziano la giornata protestando, e svuotando i cassonetti in mezzo alla strada. L’effetto è immediato, il traffico va in tilt. Mercoledì i roghi segnalati sono 120 e altrettanti gli interventi dei vigili del fuoco, fra le 20 di ieri sera e le 8 di stamattina. La gente non rinuncia al rimedio delle fiamme - che anche il sindaco Maria Rosa Iervolino ha segnalato come estremamente nocivo, perchè produce diossina - ma lo fa per eliminare il cattivo odore, anche quello ormai insostenibile. Altri segni di insofferenza da parte dei napoletani si sono registrati in particolare a Pianura e a Secondigliano - rispettivamente a ovest e a nord della città - dove la gente ha portato i sacchetti in mezzo alla strada, provocando problemi al traffico. Focolai di protesta poi rientrati, a quanto dicono i vigili urbani. Ma l’emergenza è evidente e potrebbe peggiorare.
A Frattamaggiore il sindaco ha chiuso le scuole, asserragliate da cumuli di rifiuti. Ieri i binari della circumvesuviana sono stati temporaneamente occupati dai comitati civici della zona del Vesuvio a difesa del parco dove, a Zabatta, dovrebbe sorgere una delle discariche del piano firmato ieri dal presidente del Consiglio Prodi.
* l’Unità, Pubblicato il: 23.05.07, Modificato il: 23.05.07 alle ore 11.04