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Dialogo, dignità, e giustizia

LETTERA E APPELLO DI STEFANO ALLIEVI. Il professore di sociologia dell’Università di Padova, autore del libro ISLAM ITALIANO, è stato condannato per diffamazione aggravata a mezzo stampa (sei mesi, oltre a una pena pecuniaria di tremila euro), su querela di Adel Smith, per quanto ha scritto su di lui nel suo libro - a cura di pfls

martedì 6 marzo 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] ricorrerò in appello, per una sentenza di cui attendo con ansia di leggere le motivazioni, per conoscere le quali dovrò purtroppo attendere i canonici tempi burocratici. E l’indulto approvato nel frattempo, tra il momento in cui avrei commesso il reato e la decisione del giudice, mi garantirà di non dover fare realmente l’esperienza del carcere. L’essere incensurato, oltre che motivo di onore, è per me oggi una garanzia ulteriore. Ma il precedente, appunto, è grave.
Vari casi, (...)

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> LETTERA E APPELLO DI STEFANO ALLIEVI. Il professore di sociologia dell’Università di Padova, autore del libro ISLAM ITALIANO, è stato condannato per diffamazione aggravata a mezzo stampa ... e ora tocca a RENZO GUOLO «per vilipendio della religione islamica»?. E a Massimo Campanini?!

mercoledì 1 agosto 2007


-  Carlo Taormina ci vuole cacciare dall’Italia..
-  " Hic manebimus optime"*

Incredibili e offensive affermazioni dell’ex sottosegretario alla giustizia *

Un appello ad una querela di massa di islam-online

*Hic manebimus optime (qui staremo benissimo)

Gianfranco Fini è riuscito farsi dare qualche pagina di giornale, in questo fine luglio svagato e vacanziero, con l’affermazione che “gli imam devono predicare in italiano” (e ne possiamo parlare serenamente e trovare soluzioni che tranquillizzino tutti).

Sfruttando la scia, ma alla maniera sua, sguaiata e sopra le righe, Carlo Taormina, già sottosegretario alla giustizia di un governo Berlusconi, come Borghezio del resto, se n’è uscito con l’incredibile affermazione che riguarda le “diecimila sale di moschee presenti in Italia che sono TUTTE covi di terroristi” e quanto ai loro frequentatori o non frequentatori, in quanto nella categoria “musulmani” ci stanno entrambi i tipi “dovrebbero essere cacciati dall’Italia”.

Ne ha parlato ad Ascoli Piceno il leguleio, iniziando con una bugia clamorosa: diecimila sale di preghiera? Magari! Ne abbiamo trecento ai conti nostri, seicento a quelli degli Interni che sono certamente più informati di noi, anche se talvolta censiscono come luogo di culto islamico il retrobottega di un call center o di un negozio di alimentari dove il proprietario o i dipendenti, e talvolta qualche cliente, si prosternano su un tappetino direzione della Mecca. Vorrebbe dire che ce n’è una ogni 100/120 musulmani e non mediamente una ogni 4 mila come risulta noi.

Si tratta evidentemente di gonfiare a dismisura una realtà che si vuole presentare come minacciosa e tale comportamento configura il reato di diffusione di notizie false e tendenziose tendenti a turbare l’ordine pubblico come previsto dall’art. 656 del Codice Penale.

Prosegue poi dicendo che "sono TUTTI covi terroristici", quando è certo che seppure alcuni comportamenti potenzialmente devianti siano stati ravvisati dalle forze dell’ordine, da parte di qualche (pochi) frequentatori di luoghi di culto (pochissimi) nessuna sentenza passata in giudicato ha mai sancito la reale pregnanza dell’elemento terroristico in relazione al luogo di culto in sé, alla sua direzione e gestione e, grazie a Dio e ai musulmani d’Italia (vedi http://www.islam-ucoii.it/NOTERRORISMO.htm) il nostro Paese non ha mai dovuto subire alcuna sorta di attentati da quella pseudo valenza. Anche la vicenda di Ponte Felcino, con tutto il rispetto delle attività inquirenti, non ci convince siamo curiosi di conoscere le risultanze delle analisi sulle sostanze rinvenute e le traduzioni dei materiali cartacei, audio e video sequestrati.

Ma la cosa peggiore che fa Taormina, è quella proposta di cacciare fuori dall’Italia i musulmani, proposta che ricorda sinistramente quel JUDEN RAUS cha tanti dolori e lutti e strascichi infami ha causato e causa.

Siamo musulmani e siamo italiani e hic manebimus optime, come ebbe a dire Cicerone, e nessuno ci sposterà tanto facilmente.

I nostri fratelli e le nostre sorelle stranieri/e sono tutelate da una Costitituzione e da una legge che Taormina sembra ignorare e, che pertanto cercheremo di ricordargli, dando ai nostri legali mandato di denunciarlo per tutti i reati che la loro competenza professionale saprà individuare in quelle aberranti dichiarazioni, e invitando i responsabili dei luoghi di culto islamico a fare altrettanto, insieme a noi o singolarmente.

E chiediamo ai nostri amici e amiche, cristiani o laici che tanto spesso ci ricordano i valori della civiltà occidentale, nella quale peraltro ci riconosciamo in buona parte, di farsi anche loro parte responsabile e manifestare la loro contrarietà e la loro condanna.

La notizia

ISLAM: TAORMINA, 10 MILA SALE PREGHIERA COVI TERRORISMO

"Non solo le moschee grandi e piccole, ma tutte le diecimila sale di preghiera musulmane presenti in Italia, sono focolai di cellule terroristiche". Lo ha sostenuto ad Ascoli l’avvocato Carlo Taormina, ex sottosegretario all’interno, commentando la dichiarazione del presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, il quale ha chiesto che in tutte le moschee "si parli italiano, perche’ tutti hanno il diritto di sapere se in quei luoghi si prega Allah o si incita alla violenza". La posizione di Taormina e’ piu’ drastica sulla questione, e per lui, oltre al fatto che "le sale di preghiera sono covi terroristici", tutti i musulmani "dovrebbero essere cacciati dall’Italia". La responsabilita’ della situazione attuale, e i rischi che il nostro paese corre per la propria sicurezza, sono pero’ per il noto penalista anche da addebitare "ai nostri imprenditori, che hanno abbassato il prezzo dei salari agli italiani e favorito cosi’ l’ingresso sul nostro territorio di migliaia di extracomunitari, con tutti i pericoli connessi".

leggi la notizia su: >> REPUBBLICA.IT

http://news.kataweb.it/item/338288/islam-taormina-10-mila-sale-preghiera-covi-terrorismo

* Il dialogo, Mercoledì, 01 agosto 2007

* Riprendiamo dal sito www.islam-online.it questo appello che condividiamo. Oramai il livello di guardia contro il razzismo xenofobo è stato abbondanetmente superato ed occorre una mobilitazione generale dei cittadini onesti per ricacciare indietro nella pattumiera della storia tutte le forme di odio razziale ed i loro sostenitori.


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