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Governo

SCUOLA: IL 4 giugno SCIOPERO GENERALE. STATALI, IL 1° GIUGNO. TUTTI PER IL CONTRATTO DI LAVORO. ACCORDO FATTO. SCIOPERO REVOCATO - a cura di pfls

E’ stata firmata nella notte l’intesa a Palazzo Chigi tra il governo e i tre leader sindacali di CGIL, CISL ed UIL
martedì 29 maggio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il malessere della scuola che culmina con lo sciopero viene da lontano. In questi ultimi mesi insegnanti, dirigenti scolastici, alunni e genitori hanno dovuto fronteggiare emergenze di ogni tipo. Dal taglio ai finanziamenti a quello degli organici, dall’impossibilità di nominare e pagare i supplenti per mancanza di fondi alla carenza degli spessi per i commissari della maturità, solo per citare quelle che hanno messo maggiormente in difficoltà gli operatori della scuola. "Le scuole (...)

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> SCUOLA: IL 16 APRILE SCIOPERO GENERALE. MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA - a cura di pfls

giovedì 12 aprile 2007


-  Cgil, Cisl e Uil contestano il contenuto della direttiva quadro messa a punto dal governo.
-  "Tradisce i contenuti delle intese raggiunte il 5 e 6 aprile a Palazzo Chigi"

-  Statali, niente sciopero il 16
-  Lo stop è rinviato a maggio

-  Angeletti: "Se si annulla la contrattazione di secondo livello si annulla anche il protocollo".
-  Sospesa anche la protesta dello Snals scuola, rinviata "a data da destinarsi"
*

ROMA - I sindacati hanno confermato lo sciopero del pubblico impiego, inizialmente fissato per il 16 aprile, ma hanno deciso di rinviarlo a maggio. Nel mirino di Cgil, Cisl e Uil, in particolare, la stretta alla contrattazione integrativa prevista nella direttiva del governo per il rinnovo dei contratti che, secondo quanto ha annunciato il ministro delle Riforme e dell’Innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, verrà pubblicata questo pomeriggio.

Analoga decisione è stata annunciata dallo Snals-Confsal per lo sciopero della scuola, che era previsto sempre per il 16. La protesta però in questo caso viene rinviata "a data da destinarsi". ’’Attendiamo - spiega Marco Paolo Nigi, segretario generale del sindacato autonomo - la concretizzazione e il rispetto degli impegni assunti dal governo con l’accordo sottoscritto con i sindacati il 6 aprile riguardo al rinnovo del contratto del personale della Scuola, dell’AFAM dell’Università e dell’Area V della dirigenza".

Secondo i sindacati confederali, la direttiva quadro sul pubblico impiego "tradisce i contenuti delle intese raggiunte il 5 e 6 aprile a Palazzo Chigi". In particolare, rilevano, "non risponde alle intese l’indicazione di un tetto massimo di incremento salariale anche della contrattazione integrativa. Una misura che viola anche l’attuale sistema di relazioni sindacali (l’accordo del ’93), sospendendo di fatto nella totalità del settore pubblico la contrattazione integrativa e con essa ogni possibilità di riorganizzare i servizi e le amministrazioni".

"Non c’è poi traccia - si legge ancora nel comunicato congiunto dei sindacati - della necessità di dotare i contratti di strumenti che rendano impegnative le affermazioni del Memorandum sulla riorganizzazione, sul blocco delle esternalizzazioni e sull’introduzione di reali strumenti di innovazione di misurazione della produttività e del grado di soddisfazione dei cittadini sui servizi erogati".

"La direttiva - ribadisce il leader della Uil Luigi Angeletti, a margine di un dibattito organizzato dall’Associazione Giovane Europa - annulla il protocollo che abbiamo sottoscritto impegnandoci reciprocamente verso una politica contrattuale che favorisca l’efficienza e la produttività del pubblico impiego. Se il governo annulla nella sostanza la contrattazione di secondo livello annulla anche il protocollo. E’ una cosa assolutamente incoerente".

Per tutti questi motivi, i sindacati sostengono che il conflitto apertosi con il governo "non può dirsi risolto" con la direttiva quadro e considerano "grave la lacerazione dei rapporti tra le parti che riguarda non solo le categorie, ma i livelli confederali".

Le organizzazioni hanno quindi avviato un confronto con la commissione di garanzia sul diritto di sciopero per verificare le modalità attraverso cui la protesta possa essere riproclamata per maggio. L’iniziativa di lotta dovrebbe tenersi nella prima metà del mese.

* la Repubblica, 12 aprile 2007


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