La protesta decisa al termine dell’incontro di stamane a Palazzo Chigi
Il primo giugno prevista anche una manifestazione nazionale a Roma
Statali, confermato lo sciopero
Prodi: "Non sia arma di ricatto"
Appello del premier: "Serve un ultimo sforzo di buona volontà reciproca"
Bonanni: "Spero che si trovi una soluzione. Ci sono solo 24 ore di tempo" *
ROMA - I sindacati confermano lo sciopero generale del pubblico impiego, compresa la scuola, del primo giugno. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Gugliemo Epifani, che ha espresso oggi a Palazzo Chigi, al termine della riunione con il governo sulla produttività, "irritazione" nei confronti dell’esecutivo. A questo punto, ha aggiunto Epifani, anche gli altri tavoli, "che sono correlati, hanno poco senso".
Ma Prodi non ci sta. E fa un appello a "un ultimo sforzo di buona volontà reciproca", evitando "arroccamenti" ed evitando che lo sciopero sia una "arma di ricatto". Queste parole sono contenute in una nota di Palazzo Chigi: "Sul rinnovo del contratto degli statali il governo, attraverso i ministri competenti, ha fatto proposte concrete nel metodo e nel merito, fino ad arrivare a definire cifre e un percorso che io stesso avevo sollecitato. Ci sono problemi oggettivi che non nascono per volontà preconcette, ma lo stallo fa male sia ai lavoratori che ai sindacati. Ma soprattutto al Paese".
Insomma, per il premier, non si tratta "di trovare una soluzione. Si tratta piuttosto di chiudere una contrapposizione lacerante. Sono convinto di risolvere rapidamente la questione".
Vedremo. In ambito, sindacale, si mostra un po’ più possibilista di Epifani il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: "Spero che il governo trovi una soluzione, che si faccia sentire. Ci sono solo 24 ore di tempo per affrontare la questione degli statali. Sul pubblico impiego devo dire che c’è qualcuno che cerca un terreno di scontro improprio".
In occasione dello sciopero, precisano i sindacati, si terrà una manifestazione nazionale a Roma, che vedrà la partecipazione dei leader di Cgil, Cisl e Uil. Il comizio conclusivo si terrà a Piazza del Popolo.
Le federazioni di categoria Fp-Cgil, Fps-Cisl, Uil-Pa e Fpl-Uil aggiungono che si atterranno all’invito della commissione di garanzia escludendo dallo sciopero i comuni interessati dal voto amministrativo del 27-28 maggio.
I sindacati hanno inoltre deciso che dal 24 al 29 maggio si terranno in ogni capoluogo assemblee a manifestazioni regionali. Nella stessa settimana si svolgerà un’ora di ’sciopero al contrario’: il personale degli uffici, cioè, lavorerà un’ora in più gratuitamente effettuando i servizi all’utenza, ma spiegando anche ai cittadini le ragioni della protesta.
* la Repubblica, 18 maggio 2007