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Fine della Preistoria ....

GERICO e "RAZZISMO". LA POLITICA VATICANA E IL COLLASSO DEFINITIVO DEL CATTOLICESIMO COSTANTINIANO. La crocifissione per salvarsi dalla paura: crocifigge le donne, i gay, i tanti Welby, le coppie di fatto, perfino preti e teologi che si appellano alla libertà di coscienza!!! Una nota (del 2007) di don Enzo Mazzi - a cura di Federico La Sala

Ci vorrebbe anche oggi un «angelo» che di fronte ai sepolcri vuoti gridasse ai vertici ecclesiastici e in fondo a tutti noi: «Non abbiate paura, quelle e quelli che avete crocifisso sono risorti».
lunedì 24 ottobre 2011 di Maria Paola Falchinelli
Le paure del Vaticano
di Enzo Mazzi (il manifesto, 13.03.2007)
Paura chiama paura e insieme, tenendosi per mano nell’intento di sostenersi reciprocamente, precipitano nel baratro. Non trovo altra spiegazione a questa politica fondamentalista e aggressiva praticata dai vertici della Chiesa cattolica. Perfino la tradizionale austera nobiltà dell’Osservatore Romano, il giornale istituzionale per eccellenza, si sta piegando alle esigenze dell’esorcismo della paura. Ne è un esempio l’attacco (...)

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> GERICO. LA POLITICA VATICANA E IL COLLASSO DEFINITIVO DEL CATTOLICESIMO COSTANTINIANO. La crocifissione per salvarsi dalla paura: crocifigge le donne, i gay, i tanti Welby, le coppie di fatto, perfino preti e teologi che si appellano alla libertà di coscienza!!! Una nota di don Enzo Mazzi - a cura di pfls

venerdì 16 marzo 2007

L’Amaca

di Michele Serra (la Repubblica, 15.03.2007)

Cerco di dirlo così come mi viene, mi scusino eventuali pignoli o suscettibili. Leggere sulle prime pagine le parole "contro natura", pronunciate dal papa a proposito delle unioni omosessuali, mi fa rivoltare le viscere.

La natura umana è così complicata e ricca (essendo biologica, psicologica, culturale, sociale) che estrarne un pezzo e appenderlo al lampione del Giudizio Divino equivale ad amputarla. L’omosessualità è sempre esistita ed esisterà sempre, consiste di amore e di vizio, di eros e di moda, di piacere e di colpa, di profondità e di futilità, tanto quanto le altre pulsioni dell’animo e del corpo.

Si può diffidarne, si può criticarla, ma solo una violenta e impaurita torsione dello sguardo sulle persone, sulla vita, sull’eros, può arrivare addirittura a scacciare l’amore omosessuale dalla "natura umana".

Leggendo quei titoli ho pensato ai miei amici omosessuali, ad alcune storie di sofferenza e di punizione, all’orribile marchio di "anormale" che qualcuno di loro ha dovuto leggere negli occhi e nelle parole degli altri, e mi sono profondamente vergognato per quel "contro natura". Possibile che i preti omosessuali, notoriamente molti, non abbiano niente da dire a questa Chiesa spietata?


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