Le prime comunità cristiane per identificare la propria religione non utilizzavano la croce, brutale e ignominioso strumento di morte, ma il pesce. "Pesce" in greco antico si dice Iχθύς (ichthýs) e fu considerato come l’acronimo di 5 parole, identificative dello status di Gesù Cristo: Iησοuς Χριστός Θεοù Yιός Σωτήρ (Iēsoùs Christòs Theoù Yiòs Sōtèr), (...)

Non discuto la fondatezza di certi argomenti ma la insistenza livorosa su ciò che appare negativo e la adozione di uno stile improntato più al mondo secolarizzato ed edonistico anzichè ispirato dall’amore per la Chiesa, inscindibile dall’amore per il Cristo unico salvatore ne compromette l’efficacia e induce a respingere in toto la critica sottostante.Sulla odiosità della pedofilia credo siamo tutti d’accordo ma non va sottovalutata la possibilità che a molti anni di distanza in buona o forse anche in mala fede le "vittime" ingigantiscano i loricordi e trsformino espressioni e manifestazioni di tenerezza o magari di latente omoerotismo in violenza omosessuale o in atti di pedofilia(il denaro dei risarcimenti fanno gola a tutti). Quanto in particolare ai seminari va ricordato che questa acritica esaltazione della famiglia pare dimenticare cosa in realtà sono le famiglie di oggi, quali occasioni possono offrire ai giovani di apertura al soprannaturale e di ricerca di senso nella propria vita!E dovrebbero essere gli incubatori più adatti alle vocazioni? D’altra parte ormai i seminari accolgono quasi esclusivamente giovani che hanno superato l’adolescenza per cui il problema, almeno in Europa, non si pone.Lettere come questa del p.Marinetti non fanno che portare nuovi motivi di allontanamento dalla fede a chi è dubbioso o in ricerca! anche la pagina evangelica sugli scandali va letta in tutte le sue implicazioni