Mastrogiacomo, Farnesina chiede silenzio stampa. "Aiutare il lavoro delle organizzazioni umanitarie"
Giornata di voci contrastanti: i talebani prima annunciano, poi smentiscono il rilascio. La Farnesina: l’inviato di Repubblica non è "in mani italiane", ci sono comunque "progressi" ma non bisogna attendere sviluppi entro oggi. Poi il ministero degli Esteri annuncia: "Tutte le condizioni poste per la liberazione sono state realizzate" *
16:43 Monsignor Bagnasco: "Auspico che torni dalla sua famiglia"
"Auspico che Mastrogiacomo possa ritornare dalla sua famiglia, alla sua casa e al suo lavoro, alla fine di questa bruttissima avventura": è questo il commento del Presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco, sulla vicenda di Daniele Mastrogiacomo."Ci sono comunque molte speranze fondate che la liberazione avvenga al più presto - ha concluso monsignor Bagnasco - è un auspicio grande da parte di tutti noi, di tutta l’Italia, di tutto il Paese".
16:18 Farnesina chiede il silenzio stampa
Sulle trattative per la liberazione di Daniele Mastrogiacomo, la Farnesina chiede ufficialmente il silenzio stampa. Il ministero degli Esteri annuncia che "tutte le condizioni poste per la liberazione" del nostro giornalista "sono state realizzate". "Per facilitare il lavoro delle organizzazioni umanitarie coinvolte ai fini dell’auspicata liberazione di Mastrogiacomo", si legge in una nota, "si rende necessario, in questa fase di estrema delicatezza, chiedere ai mezzi di informazione di osservare il silenzio stampa".
15:28 Casini: "Prodi si sta impegnando molto"
"Non disturbiamo il manovratore: su questo caso abbiamo dato carta bianca al governo. Ho sentito questa mattina il presidente del Consiglio. C’è un clima di collaborazione e Prodi si sta impegnando molto , come è giusto che sia". Lo dice Pier Ferdinando Casini nella trasmissione "In mezz’ora", parlando del sequestro Mastrogiacomo.
14:54 Sircana: "Vicenda in evoluzione, occorre cautela"
"La cautela è massima fino a che non lo vediamo. Stiamo seguendo passo passo la cosa ma è ancora in evoluzione ed è forse il momento in cui bisogna essere più cauti e più attenti". Così il portavoce del governo, Silvio Sircana, in un’intervista a Radio Capital, conferma la linea di prudenza adottata dal governo sulla vicenda di Daniele Mastrogiacomo. Alla domanda su se l’inviato del nostro giornale sia in mani italiane, Sircana ha confermato il "no". Ma "in queste ore - ha aggiunto - il governo può fare molte telefonate. Non possiamo muovere altro. Ma con il telefono si possono fare cose importanti. Il presidente Prodi sta telefonando, è attentissimo".
14:44 Farnesina: "Progressi, ma in giornata nessuna novità"
Sul rapimento di Daniele Mastrogiacomo ci sono stati "progressi, ma non ci saranno ulteriori sviluppi in giornata". Lo hanno dichiarato fonti della Farnesina. "Nella giornata di oggi si sono registrati progressi poisitivi, è stato fatto un lavoro molto intenso e proseguono costantemente i contatti. Tuttavia non ci si devono attendere sviluppi nella giornata di oggi, tenuto conto che ormai a Kabul è buio".
14:41 Prodi: "Sentito Karzai, stiamo lavorando"
"Oggi si possono fare poche cose": così il presidente del Consiglio, Romano Prodi, commenta la situazione relativa al sequestro di Daniele Mastrogiacomo. Il premier informa di aver sentito anche oggi il presidente afgano Karzai, e che comunque Palazzo Chigi "sta lavorando" per la soluzione positiva della vicenda.
14:18 Già consegnati due dei tre prigionieri richiesti
Il portavoce di Dadullah, scrive la Pajhwok, ha confermato che sono stati già consegnati a una terza parte a Lashkar gah, capoluogo della provincia meridionale di Helmand, Ustad Yasir e Latif Hakimi, arrestati in Pakistan nel 2005. Ma i negoziati sono ad un punto di stallo perchè il governo afgano deve ancora rilasciare Mansoor Ahmad, figlio di Shah Mohammad, residente in Pakistan, nel distretto di Sawabi, nella provincia di confine.
13:58 Dadullah: "Abbiamo noi Mastrogiacomo, negoziati positivi"
L’agenzia afghana Pajhwok riferisce che il comandante dei Talebani Mullah Dadullah non rilascerà il giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo se il governo afghano non libererà tutti i detenuti, come richiesto dai Talebani. Dadullah, ha detto all’agenzia il suo portavoce Shahabuddin Atal, sottolinea che i negoziati sono "positivi" e sono stati conseguiti progressi. Ma "tutte le notizie di un rilascio dell’ostaggio italiano sono prive di fondamento, è ancora nelle nostre mani".
13:05 Il figlio di Daniele: "Spero in una svolta positiva"
"Spero che ci sia stata davvero una svolta positiva e sono in attesa di notizie". Lo ha detto all’Ansa Michele Mastrogiacomo, lui stesso giornalista, figlio dell’inviato rapito in Afghanistan [...]
* la Repubblica, 18.03.2007