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Emergenza culturale e politica...

MA COME PENSA E PARLA CARUSO?! MA COME PENSANO E PARLANO LE ISTITUZIONI?! E COME PENSANO GLI ITALIANI E LE ITALIANE?! CECITA’ E SORDITA’: ITALIA o "Forza Italia"?!! E’ LA STESSA COSA?!! IL "BUFFONE" A "BERTINOTTI", COME A "BERLUSCONI", E’ UNA FORTE DENUNCIA DEL NARCISISMO E DELLA CRISI DELLE ISTITUZIONI - non un’offesa alle persone!!! Sveglia!!! Per la difesa della Costituzione, e per il dialogo, quello vero!!! - a cura di pfls

ITALIA: Presidente, Napolitano. Forza... ITALIA: Presidente, Berlusconi.
venerdì 10 agosto 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Seppellire sotto cartelli e striscioni l’ex subcomandante non è stato facile per tutti, però. «Abbiamo discusso e valutato - racconta Dario -. E abbiamo scelto di usare l’arma dell’ironia». E c’è chi, come Aurora, ammette: «Non mi fa piacere contestare Bertinotti, ma qui non abbiamo amici o non amici. C’è soltanto chi è sulle nostre posizioni e chi non lo è». E Bertinotti in questo momento è lontano anni-luce dagli studenti dell’estrema sinistra, quelli dei collettivi e quelli della (...)

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> MA COME PENSANO LE ISTITUZIONI?! ... Conflitto d’interessi: la legge!!!

domenica 6 maggio 2007

Il Cavaliere spara a zero: "Quelle norme sono un atto di killeraggio politico" ma il Professore insiste: "E’ prevista nel programma di governo, la faremo"
-  Conflitto di interessi, Berlusconi attacca
-  Prodi: "E’ una legge tipicamente americana"

-  La replica del leader della Cdl: "Ma noi siamo in Italia e le cose funzionano in modo diverso"
-  L’ex premier: "Gentiluomini anche a sinistra. Questo ddl non passerà"
*

TRAPANI - "E’ un provvedimento di killeraggio nei confronti degli oppositori". Così Berlusconi, a Trapani in visita elettorale, commenta le parole del premier Romano Prodi che questa mattina a Radio Anch’io ha detto che "sul conflitto di interessi la maggioranza andrà avanti". "Questo ddl - continua Berlusconi - sarebbe l’ulteriore dimostrazione della volontà di eliminare il più pericoloso concorrente, cioè il leader dell’opposizione. Quindi credo che farà molto male alla sinistra questa volontà se attuata sino in fondo perché gli italiani si renderanno conto di come questa sinistra vuole agire per eliminare gli avversari politici".

In serata il Cavaliere torna sull’argomento e aggiunge: "Penso però che alla fine questo ddl non passerà. I gentiluomini esistono anche a sinistra".

"Hanno tentato - prosegue il Cavaliere - con la via giudiziaria e finora gli è andata male. Ci ritentano con questo provvedimento che impedisce a chiunque abbia un’impresa, e abbia perciò fatto bene nella vita, anche dando lavoro agli altri, di dedicarsi alla politica e di dare il suo apporto al governo del Paese".

Ma Prodi ricorda che il conflitto di interessi è una legge tipicamente americana. "Era un impegno del governo - ha ricordato il premier - è una legge più blanda che nelle altre democrazie e io credo che sia giusto che si vada avanti".

Quanto alla questione della ineleggibilità, Prodi ricorda che "c’è il blind trust". "Uno mica deve diventare San Francesco... - ironizza il premier - Il blind trust non è una roba strana, è tipicamente americano. E’ americano, americano, americano. E cioè, tu puoi rimanere ricco, ma non puoi amministrare direttamente la tua ricchezza quando hai potere politico, altrimenti la democrazia si indebolisce".

Ma anche sul blind trust Berlusconi replica: "Quello che loro mettono come soglia al di là della quale uno dovrebbe prendere tutto e affidarsi ad un signore che possa fare delle sue sostanze ciò che vuole è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra". Al riferimento a come funziona in America, Berlusconi obietta: "Ma noi non siamo in America, siamo in Italia e le cose funzionano in modo diverso".

Le reazioni. Nettamente spaccati di due poli. Con il centrodestra che parla di tentativo di "distruggere" Berlusconi e il centrosinistra che richiama il rispetto delle regole. "Le parole di Berlusconi sono fuori misura - dice il segretario dei Ds Piero Fassino - Noi vogliamo fare una legge sul conflitto di interesse e non contro qualcuno". Ma l’opposizione non ci sta e attacca: "Il conflitto di interessi è un pretesto della sinistra per mettere fuori gioco il capo dell’ opposizione" scandisce il segretario della Democrazia cristiana, Gianfranco Rotondi. "E’ la fine della stagione del dialogo" tuona Sergio De Gregorio, eletto con Di Pietro e ora schierato con la Cdl. E se al comunista Olivero Diliberto il disegno di legge sempre persino "troppo blando", il verde Angelo Bonelli afferma sibillino: "Oggi la normativa sul conflitto d’interessi che il Parlamento approverà, varrà per il futuro, che certamente non vedrà Berlusconi leader dell’opposizione".

* la Repubblica, 4 maggio 2007


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