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Emergenza culturale e politica...

MA COME PENSA E PARLA CARUSO?! MA COME PENSANO E PARLANO LE ISTITUZIONI?! E COME PENSANO GLI ITALIANI E LE ITALIANE?! CECITA’ E SORDITA’: ITALIA o "Forza Italia"?!! E’ LA STESSA COSA?!! IL "BUFFONE" A "BERTINOTTI", COME A "BERLUSCONI", E’ UNA FORTE DENUNCIA DEL NARCISISMO E DELLA CRISI DELLE ISTITUZIONI - non un’offesa alle persone!!! Sveglia!!! Per la difesa della Costituzione, e per il dialogo, quello vero!!! - a cura di pfls

ITALIA: Presidente, Napolitano. Forza... ITALIA: Presidente, Berlusconi.
venerdì 10 agosto 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Seppellire sotto cartelli e striscioni l’ex subcomandante non è stato facile per tutti, però. «Abbiamo discusso e valutato - racconta Dario -. E abbiamo scelto di usare l’arma dell’ironia». E c’è chi, come Aurora, ammette: «Non mi fa piacere contestare Bertinotti, ma qui non abbiamo amici o non amici. C’è soltanto chi è sulle nostre posizioni e chi non lo è». E Bertinotti in questo momento è lontano anni-luce dagli studenti dell’estrema sinistra, quelli dei collettivi e quelli della (...)

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> MA COME PENSA E PARLA CARUSO?! MA COME PENSANO E PARLANO LE ISTITUZIONI?! E COME PENSANO GLI ITALIANI E LE ITALIANE?! CECITA’ E SORDITA’: ITALIA o "Forza Italia"?!! E’ LA STESSA COSA?!! IL "BUFFONE" A "BERTINOTTI", COME A "BERLUSCONI", E’ UNA FORTE DENUNCIA DEL NARCISISMO E DELLA CRISI DELLE ISTITUZIONI - non un’offesa alle persone!!! Sveglia!!! Per la difesa della Costituzione, e per il dialogo, quello vero!!! - a cura di pfls

domenica 12 agosto 2007

ANSA » 2007-08-11 20:37

MONS. PAGLIA: SPEZZIAMO CATENA DI MORTE SUL LAVORO

TERNI - "Basta con queste morti! Basta con i lutti sul luogo di lavoro!". Ha invocato più volte un "rinnovato impegno a spezzare questa catena di morte, perché la violenza del male non ci trovi suoi complici", il vescovo di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, nell’omelia della messa funebre di oggi pomeriggio per Mauro Zannori, l’operaio morto nei giorni scorsi in un incidente all’interno dell’Ast. "La morte di Mauro non sia vana per tutti coloro che lavorano", ha ribadito il presule ternano, sottolineando che "é un problema di civiltà, prima ancora che di rispetto e di amore. Più volte nei mesi passati abbiamo parlato dell’urgenza di una cultura nuova anche sul lavoro che deve coinvolgere tutti, l’intera società". Ma ora, oltre allo "sdegno per quanto continua ad accadere", serve - per monsignor Paglia - un "rinnovato impegno perché il lavoro non sia più una fabbrica di morte, ma luogo di vita e di speranza".

Secondo il vescovo, "il luogo di lavoro non può essere trasformato in una sorta di fabbrica di morti, di vedove e di orfani. Certo può esserci talora qualche tragedia che avviene casualmente. Ma se abbiamo, come abbiamo, una catena ininterrotta di vittime, tutto ciò non avviene certo per caso. Essa è il frutto amaro di una cultura di morte che continua a sacrificare vittime sull’altare del profitto, sul primato assoluto del guadagno e dell’interesse a qualsiasi costo anche a scapito della vita umana e della dignità delle persone". Da qui la sua sollecitazione ad un "sussulto spirituale e morale che porti ad una nuova attenzione, ad una nuova responsabilità. Tutti dobbiamo rendercene conto. Non possiamo ritrovarci assieme solo quando celebriamo un funerale". E’ necessaria dunque "un’attenzione più vigile anche là dove tutto può apparire regolare. Erano anni che nelle acciaierie non accadevano incidenti di questa gravità. Ma nel giro di due giorni due gravissimi incidenti, di cui uno mortale". Così, per monsignor Paglia, "mentre ci si avvia verso rinnovati investimenti è necessario un esame ancor più attento, ancor più vigile perché siano prese più adeguate e forse più sofisticate misure di sicurezza. Dobbiamo riscoprire una nuova cultura del lavoro che ponga l’uomo al vertice dell’attenzione", è stata la conclusione del presule.


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