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OCCIDENTE E ORIENTE. Filosofia del "Sol calante" e filosofia del "Sol levante". Profonda frattura o connessione "nascosta"? Interviste ai più eminenti filosofi giapponesi: "Penseurs japonais" a cura di Yann Kassile. Una recensione di Mario Perniola - a cura di Federico La Sala

martedì 27 marzo 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] L’individuo non è mai una tabula rasa, ma presuppone una collocazione spazio-temporale, un condizionamento sociale. All’interno dell’individuo ci sarebbe già un punto di vista impersonale ed esterno, che è relazionale: con le parole di Lacan (tradotto e studiato con molto zelo in Giappone), si direbbe «la mediazione del Simbolico». D’altronde la struttura negativa dell’essere umano impedisce l’esistenza di una società che annulla completamente l’individuo: una simile società (...)

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domenica 27 maggio 2007

GIAPPONE RIVOLUZIONE POLITICA: CANDIDATA LESBO IN PARLAMENTO *

Otsuji sta realmente aiutando la comunità gay giapponese, radicata principalmente a Tokyo, a risollevarsi e a far sentire la propria voce, senza paure né intimidazioni.

Osaka - Una parlamentare lesbica in rappresentanza dei diritti della comunità LGBT. Una tendenza comune alle democrazie più avanzate, quella di dar voce a personalità politiche schierate nella difesa dei diritti di cittadini gay, lebo e transgender, se non fosse per il fatto che lo scenario in questione altro non è che la Kokkai, il Parlamento del Giappone: una realtà austera, che ancora oggi lascia davvero poco spazio alla partecipazione femminile e ad ampi slanci di dialogo democratico.

Ma la rigida tradizione politica maschilista e non di rado conservatrice della scena politica giapponese, dominata dal Partito Liberal Democratico, guidato da Shinzo Abe, non sembra intimorire né tantomeno rassegnare la giovane Kanako Otsuji, il primo lesbo politico ad aver fatto outing nella storia del Giappone. Schierata con il Partito Democratico (DPJ), 32 enne ed eletta nel 2003 nella circoscrizione di Osaka, ha deciso di non concorrere nelle ultime elezioni amministrative locali, proprio per prepararsi ad una scalata più grande, quella che la porterebbe a diventare deputato nel Parlamento giapponese. La prima deputata lesbica, e pubblicamente dichiarata nella storia del Giappone. Non sembra fermarla più nessuno, Otsuji, dopo il Gay Pride di Tokyo del 2005 in cui partecipò in veste ufficiale e si schierò per la difesa dei diritti delle coppie di fatto e della comunità lesbo, gay e transgender, ha le idee chiare: "Voglio contribuire a costruire una società in cui ognuno sia libero di essere ciò che è, senza vergogne"

La questione continua ad essere delicata in una realtà socio -- culturale, come quella giapponese, che pur non considerando illegale l’omosessualità, rifiuta il confronto aperto su queste tematiche e tende a ignorare la portata della problematica d’integrazione e di riconoscimento dei diritti per le coppie gay. Otsuji sta realmente aiutando la comunità gay giapponese, radicata principalmente a Tokyo, a risollevarsi e a far sentire la propria voce, senza paure né intimidazioni. Sondaggi alla mano, la giovane politicante lesbo sembra godere di grande popolarità e ammirazione soprattutto fra i giovani, anche eterosessuali.

Tra l’altro il contributo di Otsuji nella prefettura di Osaka sembra aver lasciato il segno: già nell’ottobre del 2005 difatti è stato inaugurato un progetto di riconoscimento del diritto di convivenza per le cosiddette "coppie di fatto", a cui la Prefettura ha addirittura destinato una serie di case in cui poter iniziare la convivenza come una sorta di "primo tetto coniugale". E’ di quest’anno poi la presentazione sempre per opera dell’innarrestabile Otsuji, di un documento per la tutela e il riconoscimento dei diritti d’assistenza e supporto per ragazzi e ragazze in crisi identitaria e di genere. La richiesta, approvata dall’amministrazione di Osaka, e supportata dal New Komeito e da altri gruppi politici minori e d’opposizione alla maggioranza, è quella di assistere questi giovani in strutture e con il supporto di esperti senza inibire il naturale percorso di "maturazione sessuale", come l’ha definito Otsuji, anche nel caso in cui conduca a risvolti transgender. Un programma volto ad evitare l’emarginazione sociale e a combattere la convinzione dell’omosessualità quale patologia.

Dalle file del Partito (DPJ) arriva solo supporto. A quanto pare tutto sembra pronto per fare di Kanako Otsuji la prima candidata lesbo della storia del Giappone, in corsa alla Kokkai.

* 27/05/2007 - Corriere dell’asia - Paolo Cacciato


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