CENTOCHIODI
Ieri l’altro sono andato a vedere il film di Olmi “Centochiodi”.
Mi è piaciuto, e molto! Al di là della fotografia, stupenda, come sempre, è tutto il discorso che intercorre tra la grandiosa scena dei libri crocifissi e il malinconico sentiero illuminato come per accogliere qualcuno ma dal quale non arriva nessuno! Secondo Carlo Petrini, su Repubblica di ieri, Olmi sembra dirci che “la vera sapienza, quella che davvero serve e ci aiuta a vivere, sta nelle relazioni, nei nostri comportamenti, nei nostri sentimenti, non in quello che scriviamo e leggiamo. Non è lì la verità, ma dentro di noi”.
La critica di Olmi è contro la “feticizzazione” della cultura, contro la “ipostatizzazione” della religione da biblioteca e contro il “divismo” gerarchico.
“La religione non salva”, grida il professore di filosofia che lascia la cattedra e va abitare in una cascina fatiscente!
La religione che si fissa sui libri e dimentica le persone non salva!
Il “dio” prigioniero della verità scritta è un dio omicida.
La vita è altrove.
Un abbraccio
Aldo [don, Antonelli]