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DICHIARAZIONE DEI REDDITI: 8 PER MILLE ALLA CHIESA VALDESE. "Micromega" lancia un doppio appello (laico e dei cattolici) per i Dico e contro le ingerenze ecclesiastiche - a cura di Federico La Sala

domenica 1 aprile 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Particolarmente significativo l’appello dei cattolici. Sottoscritto anche da molti religiosi. Undici firme sotto un testo severo: "Siamo scandalizzati da una politica dei vertici ecclesiali sempre più tesa a usare il potere che deriva dal denaro, dalle clientele, dalle influenze politiche, dal dominio sulle coscienze per condizionare la politica degli stati e in particolare di quello italiano". L’appello vede nomi noti: da don Mazzi a don Vitaliano Della Sala. Uniti nel dire quanto (...)

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> DICHIARAZIONE DEI REDDITI: 8 PER MILLE ALLA CHIESA VALDESE. --- Boicottaggio preventivo contro i valdesi (di Maria Bonafede, Moderatore della Tavola valdese)

mercoledì 25 aprile 2012

Boicottaggio preventivo contro i valdesi

di Maria Bonafede* (il manifesto, 25 aprile 2012)

Ciascuno è assolutamente libero di destinare il suo "Otto per mille" a chi vuole, e persino di non destinarlo lasciando che vada in massima parte alla Chiesa cattolica. Ed è legittimo, anzi auspicabile, che ogni contribuente si faccia un’idea precisa di come i fondi vengono utilizzati da ogni istituzione che li percepisce, approvando e dissentendo, solidarizzando e criticando.

È meno accettabile che si montino delle vere e proprie campagne contro una confessione religiosa che percepisce l’Otto per mille e da anni offre un resoconto trasparente dell’utilizzo che ne fa, a scopi esclusivamente sociali, culturali, assistenziali: non destinando neanche un euro, insomma, al finanziamento del culto, agli stipendi dei pastori o alla ristrutturazione delle chiese.

E invece accade oggi, quando alcune associazioni impegnate nella solidarietà al popolo palestinese (tra le altre Palestina Rossa e Bds, Boicottaggio disinvestimento sanzioni contro Israele) invitano i loro aderenti e simpatizzanti a “sospendere” la loro destinazione Otto per mille alla Chiesa valdese colpevole di avere finanziato con 23.000 euro, nel 2010 - due anni fa! - il progetto Saving Children promosso dalla Fondazione Peres. Di che si tratta? Di un’iniziativa tesa a curare bambini palestinesi provenienti dai Territori e bisognosi di particolari cure negli ospedali israeliani.

In qualità di Moderatore della Tavola valdese e quindi di responsabile nazionale della Chiesa, lo scorso 8 marzo ho incontrato alcuni esponenti delle associazioni che si opponevano al finanziamento al progetto Saving Children ascoltando con interesse i rilievi espressi.

Poche settimane dopo, però, è partita una campagna in cui si afferma che, dal momento che la Tavola valdese assegnerà i fondi solo nel corso dell’estate, si chiede «a chi solidarizza con la causa palestinese di sospendere per l’anno in corso la destinazione dell’Otto per mille alla Chiesa Valdese». Ognuno è libero di intendere il dialogo e il confronto come crede, tuttavia dovrebbe rispettare la logica dei tempi e delle procedure. Che senso ha chiedere un incontro di chiarimento per poi partire comunque con la propria campagna, prescindendo da quello che è emerso?

Rinunciando a priori, pregiudizialmente e ideologicamente, a verificare come la Chiesa valdese utilizzerà i fondi del 2011? Pretendendo che esiste solo un modo di sostenere una causa che, ovviamente, coincide con la propria strategia? È un antico vizio settario, probabilmente adatto alle dinamiche di una certa politica ma assai più problematico quando si tratta di perseguire una causa umanitaria, quando cioè sono in ballo diritti, salute e persino la vita delle persone.

La Chiesa valdese destina al sostegno alla popolazione palestinese e al dialogo per la pace tra palestinesi e israeliani oltre centosessantamila euro: una piccola cifra, certo, eppure il segno di un’attenzione costante e crescente. I soldi vanno a centri medici nei Territori palestinesi, a cooperative di donne palestinesi per il microcredito, a favorire l’incontro di studenti e educatori di una parte e dell’altra. Grazie a questi progetti negli anni abbiamo conosciuto centinaia di persone - israeliani e palestinesi - che con eccezionale passione e fatica difendono la dignità e l’umanità dei loro popoli, si battono per i diritti umani, finiscono in carcere perché obiettano alle decisioni sbagliate di chi detiene il potere politico.

Nostro dovere, anche con l’Otto per mille della Chiesa valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi), sarà continuare a sostenerli ed accompagnarli nella loro azione per la giustizia e la pace. E se qualcuno, forse in difficoltà su altri obiettivi, sceglie di boicottare l’Otto per mille di una piccola Chiesa, lo faccia almeno a tempo debito e a ragion veduta.

*Moderatore della Tavola valdese


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