Ha un nome l’amico che salvò Primo Levi *
Esce dall’ombra la figura del giovane che ad Auschwitz fu accanto all’autore di «Se questo è un uomo». Primo Levi, nel suo capolavoro, ricorda numerosi episodi della sua amicizia con ’Alberto’, l’amico più caro in lager, ma sulla vera identità del giovane serbò sempre un rigoroso riserbo.
Ora Brescia rivendica con orgoglio i natali di Alberto Della Volta, il primo ebreo catturato nella città lombarda; sarebbe scomparso nel 1945, durante la «Marcia della morte» di evacuazione del campo di Auschwitz alla quale Levi scampò a causa di una malattia; fu lo stesso sopravvissuto a informare i famigliari dell’amico della sua fine, ma questi non accettarono mai la verità, preferendo continuare ad appigliarsi in una speranza di ritorno. Domani, in occasione della Giornata della Memoria, il liceo Carlini di Brescia, che tra i suoi studenti vanta proprio l’amico dello scrittore torinese, intitolerà ad Alberto Della Volta la propria aula magna.
* Fonte: Avvenire, 25.01.2008