Una dichiarazione del direttore di Repubblica
Ezio Mauro: "Ore di angoscia
Adjmal faceva solo il suo lavoro" *
ROMA - Dopo l’annuncio della presunta esecuzione di Adjmal Naqshbandi, il direttore di Repubblica Ezio Mauro ha rilasciato una dichiarazione: "Viviamo ore di angoscia: tutta Repubblica, insieme con Daniele Mastrogiacomo, davanti alla notizia, non ancora confermata, del possibile assassinio di Adjmal - l’interprete di Daniele - per mano dei terroristi taliban.
Questa vicenda è già costata una vita, quella di Sayeed, l’autista che aveva accompagnato Daniele e Adjmal nel loro reportage al sud dell’Afghanistan. Per giorni abbiamo chiesto ai taliban di non macchiarsi di altro sangue , di evitare un nuovo lutto e di restituire Adjmal alla sua famiglia. L’interprete non ha alcuna colpa, è un uomo che come Daniele e Sayed è andato in quella zona esclusivamente per le ragioni del suo lavoro.
Contemporaneamente abbiamo chiesto al governo afgano di fare tutto che ciò riteneva giusto e possibile per salvare la sua vita. Ora leggiamo con sgomento le notizie che arrivano dal campo talibano. Speriamo ancora che non trovino conferma. In queste settimane, insieme con Emergency, avevamo chiesto che tutto il gruppo di lavoro di Daniele potesse essere liberato. Daniele fortunatamente è vivo, vogliamo continuare a sperare che anche Adjimal riesca a uscire vivo da questa tragedia".
* la Repubblica, 8 aprile 2007