Dagli 007 pesante attacco all’esponente di Emergency Rahmatullah Hanefi.
Durissima la replica di Gino Strada: "Calunnie di una banda di tagliagole"
Mastrogiacomo, accuse dai servizi afgani
"Il mediatore è coinvolto nel sequestro"
Il direttore dell’ospedale di Lashkar Gah era stato decisivo nelle trattative per il rilascio *
KABUL - Il portavoce dei servizi segreti afgani Said Ansari ha accusato oggi il direttore afgano dell’ospedale di Emergency a Lashkar Gah, Rahmatullah Hanefi - attualmente detenuto - di essere coinvolto nel rapimento del giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo e dei suoi due collaboratori. Lo riferisce l’agenzia afgana Pajhwok. Secondo Ansari, Rahmatullah consegnò gli ostaggi a Haji Lalai, un collaboratore del mullah Dadullah, il comandante militare dei taliban, nel distretto di Sangin, nella provincia meridionale di Helmand. Il portavoce ha poi precisato che Rahmatullah è sempre sotto la custodia dei servizi, che le indagini stanno continuando e che presto saranno resi pubblici nuovi elementi.
Alle accuse degli 007 di Kabul il fondatore di Emergency Gino Strada ha replicato duramente. Quanto sostengono i servizi segreti afgani, ha detto, sono "calunnie" che arrivano da una "cricca di assassini". "Sono stufo - dice ancora Strada - di sentire gentaglia, tagliagole, assassini e delinquenti mettere in giro simili calunnie". Il chirurgo non è neppure sfiorato dall’idea che quanto sostenuto dai servizi afgani possa avere un fondo di verità.
"Sono una cricca di assassini - ripete - gli stessi a cui il nostro governo ha dato cinquanta milioni di euro per rifare il sistema di giustizia afgano". Quanto alle prossime mosse di Emergency, alla luce della piega che sta prendendo la vicenda, Strada non si esprime. "Ci penseremo e valuteremo", si limita a dire. Anche se nei giorni scorsi aveva prospettato l’ipotesi di abbandonare l’Afghanistan se Hanefi non fosse stato liberato.
* la Repubblica, 8 aprile 2007