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Africa

IL "GRIN" E IL "CYBERGRIN": PARLARE, DISCUTERE, CONFRONTARSI. A BAMAKO (MALI), DAL BAOBAB AD INTERNET. Un ’resoconto’ di Alessio Antonini e Chiara Giovetti - a cura di pfls

mercoledì 11 aprile 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] A proposito di baobab.
"Quell’albero", scriveva Ryszard Kapuscinski in Ebano, "è più di una pianta: è la vita. Se viene abbattuto, gli uomini non potranno più ripararsi dal sole né riunirsi. E se non potranno riunirsi non saranno più in grado di prendere decisioni, ma soprattutto non potranno più raccontare la loro storia. Allora la dimenticheranno, e diventeranno uomini senza passato, cioè nessuno". A Bamako, grazie al grin il pericolo di perdersi sembra essere scongiurato [...] (...)

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> IL "GRIN" E IL "CYBERGRIN": PARLARE, DISCUTERE, CONFRONTARSI. -- Ambiente, Mondo. Il fico di Nairobi è salvo, ambientalisti in festa in Kenya (di red."Dire").

sabato 14 novembre 2020

Il fico di Nairobi è salvo, ambientalisti in festa in Kenya

Doveva essere abbattuto per fare posto alla superstrada per Mombasa, resterà dov’è. "L’attivismo funziona"

di Redazione *

ROMA - Gli ambientalisti del Kenya hanno vinto la loro battaglia per la salvare un fico secolare a Nairobi. L’albero, 100 anni di vita e un’altezza pari a una palazzina di quattro piani, rischiava di essere sdradicato e trasferito per far spazio ai piloni di una superstrada in costruzione per connettere entro il 2026 la capitale con il porto di Mombasa, la seconda città del Paese.

In settimana però il Nairobi Metropolitan Service (Nms), lo stesso ente che ne aveva annunciato la rimozione il mese scorso, ha fatto marcia indietro rendendo noto che lascerà il fico lungo i marciapiedi di Waiyaki Way, nella zona occidentale della capitale.

“Quest’albero di fico è stato adottato dall’Nms per il bene della gente di Nairobi e dei keniani in quanto faro del patrimonio culturale ed ecologico del Paese e simbolo dell’impegno per la conservazione dell’ambiente di Nairobi” si legge sulla dichiarazione del presidente della Repubblica Uhuru Kenyatta che ha bloccato la rimozione.
-   L’ente ha reso noto che si assicurerà anche che l’albero non subisca danni durante la costruzione della superstrada, di cui è incaricata una società cinese. Gli ambientalisti hanno celebrato la decisione di salvare l’albero, che è ritenuto sacro dai kikuyu, una comunità che rappresenta circa un sesto di tutta la popolazione keniana.

L’attivista Elizabeth Wathuti, del Green Generation Initiative (Ggi), ha scritto su Twitter che “l’attivismo funziona” e che lei e i suoi compagni “continueranno a impegnarsi per le aree verdi”.

* Fonte: Dire, 14.11.2020 (ripresa parziale).


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