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Memoria e riconciliazione?! Giovanni Paolo II?! Ma chi era costui??! Van-gèlo - e basta!!! All’inferno!!!

IN ISRAELE, IL GIORNO DELLA RIMEMBRANZA. MA IN VATICANO HANNO CANCELLATO OGNI TRACCIA DEL "NAZISMO", DEL "RAZZISMO", E DELLA "NOSTRA AETATE"?!! Il nunzio apostolico in Israele, monsignor Antonio Franco, si è rifiutato di partecipare all’annuale cerimonia di commemorazione della Shoah - a cura di pfls

Che "Israele" insegni ai "fratelli minori" che la "stella della redenzione" non è una stella di recinzione!!!
giovedì 12 aprile 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] «Siamo sconvolti e delusi per la decisione del rappresentante del Vaticano di non rispettare la memoria dell’Olocausto e di non partecipare a una cerimonia ufficiale nella quale lo Stato di Israele e il popolo ebraico si uniscono nella memoria delle vittime. Ciò contraddice la dichiarazione del Papa durante la sua visita allo Yad Vashem sull’importanza di ricordare l’Olocausto e le sue vittime» [...]

Shoah, il Vaticano diserta il (...)

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> IN ISRAELE, IL GIORNO DELLA RIMEMBRANZA. MA IN VATICANO HANNO CANCELLATO OGNI TRACCIA DEL "NAZISMO", DEL "RAZZISMO", E DELLA "NOSTRA AETATE"?!! Il nunzio apostolico in Israele, monsignor Antonio Franco, si è rifiutato di partecipare all’annuale cerimonia di commemorazione della Shoah - a cura di pfls

giovedì 19 aprile 2007

ORIENTE E OCCIDENTE

I sopravvissuti all’Olocausto bacchettano Israele

di Francesca Paci *

"Il mondo nega la Shoah, ma voi negate i nostri diritti"

I sopravvissuti all’Olocausto affilano le armi contro lo Stato d’Israele, reo, a loro parere, di risparmiare un po’ troppo sui risarcimenti. Martedì un portavoce della comunità di coloro che scamparono ai campi di concentramento e ora vivono in Israele ha formalmente protestato alla Knesset, il parlamento israeliano. L’accusa, indirizzata al ministero delle finanze, è di aver dimenticato l’assistenza dovuta alle vittime della Shoah. Per avere un extra infatti, i sopravvissuti devono dimostrare di avere una grave menomazione o un’infermità dovuta all’esperienza nel lager. Lo stipendio mensile versato ai circa 40 mila ex deportati è di 1040 schekel (circa 200 euro), una cifra pari alla metà di quanto riconosciuto dalla Germania ai disabili, indipendentemente che provino di essere vittime di persecuzioni. Sarà il colpo di coda del vecchio welfare germanico? La cattiva coscienza tedesca? Il bisogno d’Israele d’investire anche sul futuro?

* La Stampa, 11/4/2007


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