Giornata della Shoah: Israele in raccoglimento *
L’ondata di sdegno per le parole del presidente iraniano Ahmadinejad si è sovrapposta alla commemorazione della Giornata annuale della Shoah. Per ricordare i sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti l’intero paese stamani si è fermato per due minuti di raccoglimento mentre in tutto il territorio risuonavano le sirene. «Israele è forte, e una seconda Shoah non avverrà » ha assicurato il premier Benyamin Netanyahu.
Alle solenni cerimonie nazionali (a cui ieri hanno partecipato le massime cariche istituzionali) si è sovrapposto lo sdegno per l’intervento ieri alla Conferenza dell’Onu sul razzismo del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad.
Le consuete cerimonie del ’Yom ha-Shoah’ (la giornata dell’ Olocausto) si svolgono dunque in un clima di particolare indignazione. Nelle scuole le lezioni odierne sono dedicate allo sterminio del popolo in ebraico in Europa, mentre alla Knesset (parlamento) saranno letti per diverse ore i nomi di ebrei uccisi dai nazisti. Da ieri nell’intero Paese viene osservato il lutto nazionale.
In Israele la Giornata della Shoah viene celebrata otto giorni prima della Giornata dell’Indipendenza: un modo di sottolineare le vicissitudini del popolo ebraico nel secolo scorso, dal baratro delle persecuzioni alla vetta della conquistata libertà.
* l’Unità, 21 aprile 2009