IN 50MILA IN PIAZZA SAN PIETRO PER GLI 80 ANNI DI BENEDETTO XVI
CITTA’ DEL VATICANO - Circa 50 mila persone si sono radunate in piazza San Pietro per la messa presieduta da Benedetto XVI in occasione del suo 80/o compleanno. Mano a mano i fedeli vanno sempre più riempiendo il sagrato di San Pietro, per la cerimonia promossa dalla diocesi di Roma, mentre i pullman continuano ad arrivare. Al termine della messa con i cardinali e i vescovi, il Papa reciterà anche il Regina Coeli.
SODANO: IL PAPA CONTINUI A GUIDARCI CON AMORE DI SEMPRE
Il traguardo degli 80 anni del Papa "diviene un motivo di gaudio spirituale per tutti i suoi figli, accorsi oggi numerosi a questa storica piazza, per esprimere i sentimenti della loro comune devozione". Così il decano del Collegio cardinalizio, Angelo Sodano, si è rivolto a papa Banedetto XVI nel suo indirizzo di omaggio all’inizio della messa in piazza San Pietro per il compleanno del Pontefice. "Ci riuniamo oggi attorno all’altare del Signore - ha detto l’ex segretario di Stato, ripetutamente interrotto dagli applausi della folla - per ringraziarlo per avercelo donato, due anni or sono, come guida sicura sul nostro cammino". "Ci senta a lei vicini in questo giorno - ha aggiunto il card. Sodano - e continui a guidarci con l’amore di sempre". "Con la carità della verità, ci aiuti a seguire fedelmente il Vangelo di Cristo - ha augurato -. Con la carità della grazia, possa Vostra Santità alimentare sempre la nostra vita spirituale. Con la carità del buon governo, voglia aiutarci a vivere nella Chiesa in modo ordinato e concorde. Chinandosi, come Buon Samaritano, su tanti uomini piagati nel corpo e nello spirito, Ella voglia guidarci a compiere quelle opere di misericordia materiale e spirituale, di cui hanno tanto bisogno gli uomini d’oggi, soprattutto i poveri, gli ammalati e tuti coloro che soffrono per le prove della vita".
IL DISCORSO DEL PAPA
MISERICORDIA DIO PONE LIMITE A MALI DEL MONDO
"E’ la misericordia che pone un limite al male". Così Benedetto XVI, nella messa in piazza San Pietro in occasione del suo 80/o compleanno, ha parlato dell’odierna festa della Divina Misericordia, voluta da Giovanni Paolo II nella domenica successiva alla Pasqua. "Egli visse sotto due regimi dittatoriali - ha ricordato nell’omelia - e, nel contatto con povertà, necessità e violenza, sperimentò profondamente la potenza delle tenebre, da cui è insidiato il mondo anche in questo nostro tempo". "Ma sperimentò pure, e non meno fortemente - ha proseguito -, la presenza di Dio che si oppone a tutte queste forze con il suo potere totalmente diverso e divino: con il potere della misericordia". Secondo papa Ratzinger, nella parola ’misericordia’, il suo predecessore "trovava riassunto e nuovamente interpretato per il nostro tempo l’intero mistero della Redenzione". "Proprio in questi giorni particolarmente illuminati dalla luce della divina misericordia - ha aggiunto Benedetto XVI davanti a cardinali, vescovi, sacerdoti e a circa 50 mila fedeli -, cade una coincidenza per me significativa: posso volgere indietro lo sguardo su 80 anni di vita".
RINGRAZIO DIO PER SUOI DONI E PER MIA FAMIGLIA
Un ringraziamento a Dio per tutti i suoi doni in 80 anni di vita e, in particolare, per essere cresciuto e vissuto facendo "l’esperienza di che cosa significa ’famiglia’". E’ quanto ha voluto esprimere Benedetto XVI nell’omelia della messa. "Siamo qui raccolti - ha affermato rivolgendosi ai circa 50 mila fedeli - per riflettere sul compiersi di un non breve periodo della mia esistenza". "Ho sempre considerato un grande dono - ha spiegato - che la nascita e la rinascita siano state a me concesse, per così dire insieme, nello stesso giorno, nel segno dell’inizio della Pasqua. Così, in uno stesso giorno, sono nato membro della mia propria fami miglià; ho potuto fare l’esperienza di che cosa vuol dire paternità, cosicché la parola su Dio come Padre mi si è resa comprensibil mi si è schiuso l’accesso al grande e benevolo Padre che è nel cielo. Davanti a Lui noi portiamo una responsabilità, ma allo stesso tempo Egli ci dona la fiducia, perché nella sua giustizia traspare sempre la misericordia e la bontà con cui accetta anche la nostra debolezza e ci sorregge, così che man mano possiamo imparare a camminare diritti". Benedetto XVI ha ringraziato Dio "perché ho potuto fare l’esperienza profonda di che cosa significa bontà materna, sempre aperta a chi cerca rifugio e proprio così in grado di darmi la libertà. Ringrazio Dio per mia sorella e mio fratello - ha proseguito - che, con il loro aiuto, mi sono stati fedelmente vicini lungo il corso della vita".
Il Papa ha poi ricordato che "proseguendo nel cammino della vita mi venne incontro poi un dono nuovo ed esigente: la chiamata al ministero sacerdotale". "Sì, era una consolazione - ha sottolineato - il fatto che la protezione dei santi di Dio, dei vivi e dei morti, venisse invocata su di noi. Sapevo che non sarei rimasto solo". Senza citarla espressamente, Ratzinger è arrivato così alla sua nomina al soglio di Pietro. "Con il peso accresciuto della responsabilità - ha detto -, il Signore ha portato anche nuovo aiuto nella mia vita. Ripetutamente vedo con gioia riconoscente quanto è grande la schiera di coloro che mi sostengono con la loro preghiera; che con la loro fede e con il loro amore mi aiutano a svolgere il mio ministero; che sono indulgenti con la mia debolezza, riconoscendo anche nell’ombra di Pietro la luce benefica di Gesù Cristo". "Per questo - ha continuato - vorrei in quest’ora ringraziare di cuore il Signore e tutti voi".
Il Papa, interrotto da molti applausi, ha voluto salutare "quanti sono qui convenuti per celebrare con me questa ricorrenza": quindi i cardinali e il decano Angelo Sodano che gli ha rivolto l’iniziale indirizzo di omaggio, poi i vescovi e tutti i componenti del clero. Un "pensiero deferente e grato" lo ha rivolto alle personalità politiche e diplomatiche. "Saluto infine - ha concluso -, con fraterno affetto, l’inviato personale del Patriarca ecumenico Bartolomeo I, Sua Eminenza Ioannis, metropolita di Pergamo, esprimendo apprezzamento per il gesto gentile e auspicando che il dialogo teologico cattolico-ortodosso possa proseguire con lena rinnovata".
* ANSA » 2007-04-15 13:51