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USA - Armi

STATI UNITI. Al Politecnico di Blacksburg in Virginia, una strage: 32 morti e una ventina di feriti, il killer forse si è ucciso - a cura di pfls

Il bilancio fornito da fonti federali. Due ragazzi italiani: "Barricati in aula".
lunedì 16 aprile 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Bush: "Orrore e massacro" - "La nostra università è stata colpita da una tragedia di monumentali proporzioni - ha detto il presidente della Virginia Tech, Charles Steger - La nostra università è sotto shock per questo orrore". Il presidente degli Stati Uniti George W.Bush si è detto assalito dall’ "orrore" per la strage di studenti [...]
Studenti e professori barricati nelle stanze. L’aggiornamento delle notizie arriva loro via internet.
Nella scorsa settimana l’università ha ricevuto (...)

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> STATI UNITI. Al Politecnico di Blacksburg in Virginia, una strage: 32 morti e una ventina di feriti, il killer forse si è ucciso - a cura di pfls

mercoledì 18 aprile 2007

On line due testi teatrali scritti dall’assassino

I racconti del killer: «Voglio uccidere il prof»

Alcuni insegnanti segnalarono i temi del giovane sudcoreano. «Non sapevamo se fossero solo frutto della sua fantasia» *

BLACKSBURG - Non solo un biglietto «inquietante» scritto il giorno della strage. Cho Seung-Hui, lo studente sudcoreano di 23 anni che ha ucciso 32 persone all’interno del Virginia Tech Institute, aveva scritto in passato alcuni racconti violenti per un corso di Inglese. Testi teatrali che avevano destato preoccupazione e sconcerto tra alcuni insegnanti e compagni di corso. E due di questi racconti sono stata recuperati e pubblicati online da «The Smoking Gun» e «Aol News».

SEGNALAZIONE - Lucinda Roy, co-direttrice del programma di scrittura creativa, ha affermato di aver avuto Cho in una classe di poesia nell’autunno del 2005 e di aver cercato di lavorare a stretto contatto con il giovane sudcoreano perché era preoccupata per i suoi comportamenti e per i temi dei suoi testi. «Certe volte, nei racconti, la gente rivela delle cose ed è difficile capire se si tratti di fantasia o di veri e propri progetti» ha affermato Roy. L’insegnante ha aggiunto di aver anche informato le autorità. «Mi hanno risposto che c’erano troppi ostacoli per poter intervenire».

I TESTI - Col senno di poi, forse qualcosa si poteva fare. Alcune scene scritte dal giovane sudcoreano sembrano quasi prefigurare quello che poi sarebbe accaduto. In un racconto, intitolato "Richard McBeef," il protagonista è un ragazzo di 13 anni che accusa il suo patrigno di pedofilia. Il giovane alla fine viene ucciso. In un altro racconto, intitolato "Mr. Brownstone" alcuni studenti affrontano un insegnante. E uno dei due dice: «Mi piacerebbe proprio ucciderlo».

* Corriere della Sera, 18 aprile 2007


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