indagini sulla vicenda sono partite l’anno scorso, nel paese vicino a Roma.
Sospettati delle violenze alcuni insegnanti e collaboratori scolastici, che si dicono innocenti
Abusi su bambini dai 5 ai 10 anni
Sei in manette a Rignano Flaminio
Tra gli arrestati anche un noto autore tv e un benzinaio.
Ma molti genitori sono convinti della loro non colpevolezza *
ROMA - Sei persone sono state arrestate dai carabinieri di Bracciano, in provincia di Roma, con l’accusa di aver narcotizzato e drogato alcuni bambini tra i 5 e i 10 anni e di averli costretti a partecipare a giochi erotici. Gli arrestati sono tre maestre di una scuola materna ed elementare di Rignano Flaminio, vicino Roma, il marito di una di loro (noto autore televisivo), una bidella e un extracomunitario addetto a un distributore di benzina del paese. L’indagine è partita alcuni mesi fa. Gli indagati si sono sempre dichiarati innocenti. I dottori avrebbero accertato in almeno due casi una violenza sessuale.
Secondo i carabinieri che hanno condotto le immagini una quindicina di bambini sarebbero stati condotti con un pulmino in orario scolastico in un locale privato, secondo indiscrezioni di proprietà di una delle maestre indagate, e filmati mentre venivano sottoposti a abusi.
Le indagini erano cominciate durante l’estate 2006, a seguito della denuncia di alcuni genitori che avevano notato strani comportamenti nei figli. Alcuni, in diverse occasioni, sarebbero tornati a casa in stato quasi confusionale, altri avrebbero avuto crisi di pianto prima di essere accompagnati a scuola, altri ancora avrebbero disegnato organi genitali maschili e femminili e figure assolutamente anomale per la loro età.
Gli avvocati delle famiglie che hanno sporto denuncia, Roberto Ruggiero, Franco Merlino e Antonio Cardamone, hanno espresso "soddisfazione per il paziente operato degli inquirenti".
I nomi degli arrestati. Gianfranco Scancarello di 56 anni, autore televisivo, noto per aver creato importanti programmi per ragazzi come ’Solletico’, e ’Uno per Uno’, la moglie Patrizia del Meglio 57 anni, maestra della scuola; le colleghe Marisa Pucci e Silvana Magalotti, la bidella Cristina Lunerti e Kelum De Silva, cittadino dello Sri Lanka.
Dalla parte delle maestre. Una delle maestre sotto accusa insegna nell’istituto da quasi 30 anni. E per lei ha speso parole di elogio la mamma di una bambina di 4 anni che è in classe proprio con quell’insegnante. "E’ impagabile - ha raccontato - lavora in questa scuola da tanti anni e ha seguito, praticamente, tre generazioni di bambini -. Mia figlia va a scuola volentieri e non ho riscontrato mai alcun problema". La signora non vuole pronunciarsi su quei genitori che hanno sporto denuncia e si limita a dire: "Io sono certa della serietà di quell’insegnante".
"Non sappiamo niente - ha detto Irina, che è andata a prendere a scuola la figlioletta di 3 anni - io comunque non ho paura. Lascio qui mia figlia tranquillamente".
L’accusatrice. "Oggi è stato messo un punto fermo. Si è chiusa la prima fase della vicenda e gli ’asini hanno smesso di volare’: dicevano che non c’erano le prove e che i genitori si stavano inventando tutto". A parlare è Roberta, coordinatrice delle ricerche dell’Associazione genitori di Rignano Flaminio, costituita da 80 genitori a novembre, all’indomani delle prime denunce per richiamare l’attenzione delle istituzioni.
Roberta, residente da anni nel paese, oggi è una mamma "profondamente segnata", ma comunque serena. "Mia figlia ha tre anni e mezzo e l’ho ritirata da scuola a gennaio - dice - Gli altri due miei figli hanno frequentato tutti quella scuola. Quelle maestre le conoscevo molto bene. Non avrei mai immaginato una cosa simile, ci troviamo di fronte a persone stimate e che godevano del rispetto di tutti. Oggi che so che tutti e tre i miei figli sono ’scampati’ da questa brutta vicenda sono una mamma felice ma questa storia mi ha cambiata profondamente. Sapere che le persone che conosci hanno un animo così perverso mi fa raggelare il sangue. Per me era una cosa inimmaginabile".
"L’associazione - spiega Roberta - è nata perché non venivano sospese le insegnanti indagate della ’Olga Rovere’. due sono state allontanate (ma i motivi li conosce solo il ministero) a febbraio. Fino ad allora erano tutte là e abbiamo assistito impotenti all’assurdità di bambini che venivano visitati e ascoltati e poi la mattina andavano a scuola ed erano in contatto con questa gente. Abbiamo scritto e inviato 120 e-mail a tutte le istituzioni per essere ascoltati. Siamo stati lasciati soli - aggiunge - anche la scuola ci ha messo fuori. I genitori avevano il divieto di entrare nelle classi in orario scolastico anche se dovevano portare ai figli qualcosa che avevano dimenticato a casa".
* la Repubblica, 24 aprile 2007